sabato 1 febbraio 2025

di lingue, isomorfismi inesistenti e stramberie

Dicono sovente di me che sono strambo, e personalmente non mi prendo quasi mai la briga di sostenere il contrario, se non quando ci sia da ricordare a qualcuno che l'umanità ha dei diritti.

Di sicuro tra le cose particolari c'è come mi funziona la memoria, perché malgrado io, nella abbondante manciata di centinaia che compone la totalità di una famosa storia di fratelli, abbia da poco superato solo il primo centinaio di pagine, mi ero già totalmente dimenticato che all'inizio ci fosse una nota dell'autore. Nota la cui esistenza mi è stata ricordata da una persona che me ne ha letto una piccola parte, di cui inizialmente non ho capito il senso.

Naturalmente incuriosito, invece che farmi passare il libro per provare a rileggere da solo la frase in questione, sono andato a pescare la mia copia, un'edizione tascabile la cui prima pubblicazione risale al 1994 (la mia, del 2016, è la quindicesima ristampa. Bella lì Fjodor!) per vedere se mi risultasse più facilmente comprensibile, e mi è saltata all'occhio una piccola differenza significativa che individuerò con il grassetto. La trascrizione manca, ahimé, di tutti gli accenti circonflessi, che sono un barbatrucco al di là della mia portata quando ho davanti una tastiera.

 

Du reste, il serait étrange, à une époque comme la notre, d'exiger des gens de la clarté. Une chose semble assez indiscutable; c'est un homme étrange, original meme. Mais l'étrangeté et l'originalité nuisent plutot qu'elles ne donnent le droit de généraliser les cas particuliers et de dégager un sens général de l'incohérence universelle. Or, l'original est le plus souvent un cas particulier. N'est-il pas vrai?

Si vous n'etes pas d'accord sur cette dernière thèse et que vous me répondiez: "Non" ou "Pas toujours", il se peut que je reprenne courage quant à la valeur de mon héros Alexis Fédorovitch. Car non seulement l'original n'est "pas toujours" un cas particulier mais, au contraire, c'est peut-etre précisément à lui qu'il arrive d'etre au coeur meme de son temps, alors que ses contemporains, eux, se laissent entrainer loin de lui par un courant passager.

 

inizialmente lo stralcio che mi era stato sottoposto in italiano equivaleva solo alle ultime 3/4 righe, ma una volta trovato il passaggio in questione, sono dovuto risalire indietro un pochino per riuscire a inquadrare quanto detto nella maniera corretta, e da lì sono partito nel ricopiare. In italiano, quindi, la porzione estesa suona così:

 

Pretendere chiarezza da qualcuno, del resto, in tempi come questi nostri è però perfino strano. Una cosa, sì, è abbastanza fuor di dubbio: strano se non strambo Aleksej Fedorovic lo è eccome. Stranezza e stramberia, però, più che dare diritto all'attenzione è facile che le nuocciano, soprattutto quando l'affanno di tutti è mettere insieme casi particolari per cavare un qualche senso dal marasma generale. E accade perché buona parte delle volte uno strambo è un caso particolare, un caso a sé. Giusto?

Comunque, è proprio se non siete d'accordo con quest'ultima tesi e rispondete: "No, che non è giusto" oppure "Non sempre è giusto" che potrei forse rincuorarmi, sì, quanto al valore del mio Aleksej Fedorovic. Perché non soltanto uno strambo "non sempre" è un caso particolare o un caso a sé, ma capita perfino, al contrario, che certe volte proprio lui abbia in sé, magari, il nocciolo del tutto, laddove per un qualche motivo da quel tutto la parte restante di chi vive nella sua epoca è stata strappata come da un soffio di vento.


la edizione italiana da cui ricopio è uscita nel 2021, in una traduzione a cura della assai gentile Claudia Zonghetti. La differenza tra le due parti in grassetto mi sembrava grande abbastanza da incuriosire. Il Fato ha voluto però


che io avessi a portata di mano una traduzione inglese pubblicata per la prima volta nel 1993 (anno del terzo album dei Nirvana) che non saprei dire quanto sia utile come orientamento visto che credo che per come funzionano dal punto di vista sintattico-grammaticale le lingue in questione, sia la più distante dal russo originale, delle tre versioni a mia disposizione. Comunque sia, in inglese, il commento che l'autore fa parlando del suo personaggio viene reso così:


Though in fact it would be strange in times like ours to demand clarity of men. One thing is, perhaps, fairly beyond doubt: this is a strange man, an oddity, even. But strangeness and oddness are sooner a cause of harm to their possessor than any guarantee of attention, particularly in a time when all are striving to unite the details of existence and to discover at least some kind of general meaning in the universal muddle. For in most cases an oddity is a detail and an isolated instance. Is it not so?

The point is, you see, that if you do not concur with this last thesis and reply: "Not true", or "not always true", then I shall perhaps take encouragement with regard to the significance of my hero Aleksey Fyodorovich. For not only is an oddity "not always" a detail and an isolated instance - on the contrary, it may occasionally transpire that he it is who bears within him, perhaps, the very heartwood of the whole, while, for some reason, the other men of his epoch have all or them been wrenched loose from it for a time as by some tidal gale.


Quindi anche l'inglese, come l'italiano, per rendere qualcosa che non so da che parola sia indicato nell'originale russo, opta per un più ampio Tutto invece che chiamare in causa il Tempo. L'altra differenza gustativa che ho trovato più marcata nel leggere le versioni diverse è quella che nel testo citato ho fatto apparire come sottolineata. 

In conclusione, non mi sentirei di affermare di aver capito del tutto nessuno dei tre stralci qui sopra, anche se a grandi linee mi sembrano giustificare qualunque scaletta includa una celebre canzone del cugino James Marshall, ma forse, più ancora, mi fanno venire in mente un Dostojevskji che fischietta sornione la canzone che i Jefferson Airplane dedicavano alla Alice di Carroll.




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