sabato 18 giugno 2016

Tra color che son sospesi (cit.)



mentre scrivo queste righe il futuro è come una spada di Damocle che per pigrizia o mancanza di convinzione,
invece che precipitare decapitando,
se ne resta poco sopra,
svolazzando quà e là;
ma è un trucco di bassa prestidigitazione,
il futuro è un cazzo di treno merci col silenziatore,
ma a pieno carico,
che nel caso specifico,
per un discreto numero di persone,
arriverà in stazione in un momento posteriore alle 23:00 di domenica 19 Giugno.

comunque vada sarà un massacro,
ho sentito dire da più parti nella diecina di giorni che precede il sabato che potrei chiamare "oggi",
perché la felicità è un mito fin troppo pubblicizzato,
di reali ci sono solo l'estasi e l'allegria,
o la contentezza
(se preferite e avete quell'inclinazione),
che fenomenologicamente sono tutt'altro.

comunque vada,
apprendo dalla accesa discussione di due colleghi,
ci sono buone probabilità che questa strana gestionale primavera urbanistica,
affondi in uno dei tanti bidoni dimenticatoio,
di quella historia magistra vitae (cit.),
che solo i vincitori e i non schiavi hanno tempo di scrivere,
che è il motivo per cui non credo che il sommo accoltellatore stilnovista avrà da ridire (beh, il fatto che sia morto naturalmente aiuta...) sul mio scroccare il titolo.

Sì, va bene, ma tu da che parte stai?
potrebbe legittimamente chiedere qualcuno,
e la mia risposta sarebbe che,
se davvero "la politica è comunicazione" come afferma uno dei 2 colleghi
(non lo credo,
e mi tocca così osservare che,
probabilmente,
Goebbels sarebbe stato d'accordo con lui),
o anche se così non è,
io sto dalla parte di quelli che non hanno paura di chi,
pensando di avere qualcosa di importante da dire,
non foss'altro che un semplice (ma non banale) "io esisto",
proprio perché importante lo scrive su un muro,
dove lo sguardo arriva anche senza bisogno di antenna o adsl.

lo sguardo di tutti,
interessati e non;
perché se esiste un grado zero della politica,
io credo che sia nell'ammettere che se un testo esiste è perché esiste sempre un contesto,
e una cagatina su un blog non potrà mai rendere conto di tutte le possibili interazioni, permutazioni e altre operazioni con e su i due.


la primavera gestionale di cui sopra,
non stavo bene abbastanza da potermela godere,
ma sapere che era lì fuori,
quasi a portata di mano,
di tanto in tanto qualche brividino l'ha ben provocato!

chi pensa che sia poco,
cosa cazzo ci fa a perder tempo su un blog così inutile,
quando fuori ci sono il sole e la vita?