venerdì 17 febbraio 2017

The Future by Remote

Marina aveva un papà molto ingombrante.

I cadaveri degli algerini ingombravano la Senna e sembrava che nessuno andasse più a messa, 
o almeno non in massa.

La città insomma,
era invivibile,
non c'era niente da fare,
se non partire.

Oggi che è presidente,
sulla scrivania di Marina campeggia una sola foto di tanto peregrinare,
quella dello stage in Croce Rossa.




Tutto sommato,
poteva andare peggio;
oltre il liquido c'è il liquefatto.

Da grandi i miei nipotini non avranno brutti ricordi legati alla pioggia;
ed il gesto dell'ombrello, 
sarà bello come un fossile.

RADIOPOPOLARE,
xché il peggio deve ancora venire.

P.S.
(CCTV<->TGV<->CGT? )

sabato 11 febbraio 2017

galleggiando nel bel mezzo della corrente...

...dato un Tempo t lungo abbastanza,
sentirete il bisogno di uno scoglio caldo non troppo spigoloso,
su cui seccare un pochetto la pellaccia.

già,
perché Sanremo è sanremo fino alla fine del mondo,
ma l'istante in cui scrivo è un sabato di plenilunio,
questo blog è senza filtro come le Gitanes,
e Bi-XIII da un lato,
il volpino francesco dall'altro,
cos'altro sono poi,
se non compagni di merende e gentili supplenti,
di un James Newell Osterberg Junior, 
in più importanti faccende affaccendato?

A  me siete pregati di non chiederlo,
ché vi prometto,
Non
Lo
So.

domenica 5 febbraio 2017

in pratica sarebbe come chiamare "Rotondo" un Cerchio. sbaglio?

questa è dedicata,
a un ragazzo di coraggio,
e alla scommessa che sono contento di aver perso con me stesso la scorsa estate,
proprio grazie al giovanotto scapestrato che condivide il nome con il nostro adorato Leopardinho.



[...] Ma può capitare spesso di essere in dubbio sull'effetto che una parola o una frase possono avere, e allora servono delle regole su cui potersi basare quando l'istinto viene meno. credo che quelle che seguono coprano la maggior parte dei casi:

i. Non usare mai una metafora, analogo di metafora, o altra figura retorica che siete abituati a vedere stampata
ii. mai usare una parola lunga, se ne esiste una equivalente corta
iii. se è possibile lasciar fuori una parola, lasciala fuori sempre
iv. non usare mai il modo passivo se puoi usare il modo attivo
v. non usare mai una frase straniera, una parola scientifica o gergale se puoi pensare a un equivalente nel parlato quotidiano
vi. prima di dire una qualunque cosa palesemente barbara, vieni meno a una delle regole precedenti

Queste regole possono sembrare elementari, e in effetti lo sono, ma esse richiedono un profondo cambiamento di attitudine in chiunque si sia abituato allo stile di scrittura che va per la maggiore in questi tempi. [...]


da Politics and the English Language, George Orwell, Aprile 1946


spero che Giorgino non me ne voglia (l'ho fatta praticamente in trad-à-vue!) il libro (Essays,che,
a scanso di equivoci,
ancora non ho letto)
è un Penguin,
ma sono sicuro che da qualche parte si trova anche una versione italiana.

non mi ricordo mai se di cognome faceva Montecchi o Capuleti,
ma è risaputo,
credo che il politically correct e la buona creanza siano due cose diverse.

insomma,
Io Voto Giulietta!