lunedì 26 maggio 2014

nor rhyme, nor reason, but time and season

c'è un giorno in cui l'inverno del nostro scontento appare, invece che infinito e inesorabile come quasi tutti gli altri 350 e spiccioli dell'anno (apparentemente qualunque esso sia) in corso, come magari non prossimo a concludersi, ma destinato prima o poi a levarsi dai coglioni per lasciare spazio infine alla florida primavera del matriarcato quello sì.

ché, come disse a suo tempo il più famoso asmatico fumatore di sigari della storia

a costo di sembrare sentimentale, devo confessarle che
il vero rivoluzionario è mosso da grandi sentimenti d'amore.

una volta avevo una maglietta con su stampata la seconda delle due righe (perché non la prima dovreste chiederlo a quelli di Parole di Cotone) ma dove è andata a finire è troppo doloroso da raccontare.

cmq, grazie davvero a Partigiani in ogni Quartiere, per avermi regalato un 25 aprile da ricordare.

domenica 4 maggio 2014

primavera

come dice uno che ne capisce, "è un incubo".

c'è il sole, c'è meno freddo di prima e c'è gente che ricomincia a uscire di casa e prosegue così anche fuori dalle mura domestiche a raccontare tutte quelle stronzate che abbiamo sentito ripetere fin troppe volte; senza nemmeno che ci dessero il permesso di prendere un bastone e con quello ridurre la faccia di chi dice quelle cose con la testa di cazzo che c'è attaccata subito dietro in una poltiglia colorata e dolorante.

DIOPORCOMAIALE&IMPESTATO.

la morte, quando arriverà, sarà un sollievo, l'unico rimasto in cui sperare.
se non la pensate così, andate a fare in culo, o almeno a rompere i coglioni a qualcun'altro che se lo merita più del sottoscritto. io di certe stronzate ne ho già sentite abbastanza.

PORCODIO.  SENZA SE, E SENZA MA.