...per quel che ha a che vedere con la presenza nell' etere, è andata così
E per chi l'avesse persa e avesse curiosità, è riascoltabile qui sul sito ufficiale.
Per il 2024 c'è qualche progetto, ma impossibile dire adesso cosa potrà davvero concretizzarsi; il solito vecchio Non v'è certezza etc, etc...
Lo avevano annunciato senza troppe fanfare con un discreto e significativo numero di mesi di anticipo, e una volta tanto ero riuscito, grazie alla prontezza di un caro amico, ad assicurarmi i biglietti necessari. Il pretesto era il decennale di un disco, il loro quarto, Per un passato migliore, ma la ragione primaria, credo di poter affermare, era che volevano dare un cenno di vita e di buona salute.
Il luogo era una celebre pessima discoteca in cui cercare di ottenere delle sonorità decenti è roba da funamboli stagionati, ma che è anche uno dei sempre meno disponibili posti rimasti in quel grigio tempio del cemento chiamato Milano e in grado di ospitare in condizioni di sicurezza un certo esteso numero di persone. Se non mi soffermo troppo a lamentarmi della cosa è perché so che altrove in questa povera Italia la presenza di spazi per la musica è persino peggio. Era almeno la terza volta che ci si esibivano. La prima fu per il terzo disco, quando suonarono sul palco laterale (come mi dicono essere capitato l'ultima volta ai Bad Religion, che evidentemente attraggono molta meno gente di quanto sarebbe giusto) e ci erano sicuramente tornati per il disco del serpente, ma potrebbe essermene sfuggita un'altra.
Di sicuro è stata la prima volta che ho sentito affermare la ridicola nozione che sarebbe vietato fumare mentre ci si trova in fila su di un marciapiede, quindi all'aperto, accompagnata naturalmente dalla fin troppo classica motivazione delle indicazioni ricevute da un superiore, roba che farebbe quasi auspicare delle cose davvero brutte perché comunque Esiste un Limite, ma vabbè.
Se si sorvola sul davvero pessimo equilibrio e mescolamento dei suoni nella sala - piangeva il cuore davvero da quanto si sentiva male - bisogna dire che il terzetto con chitarrista aggiunto ha dato una buona prova di sé, e che il pubblico ha mostrato un apprezzamento sincero ed accorato.
Nei bis infilarono: Peggio di niente / Un viaggio / Gli alberi / Il mondo di prima (di&con i 3 Allegri Ragazzi Morti) / Vicenza (La voglio anch'io una base a) / Diritto al tetto e l'immancabile Abituarsi alla fine come chiusura. Ma forse potrebbe essere più interessante soffermarsi su come i Ministri abbiano scelto di posizionare, nella parte principale dell'esibizione, le canzoni dell'album che hanno eseguito nella sua interezza. Perché è almeno dai tempi in cui si copiavano i vinili sulle cassette, quindi un'intera epoca prima di spruzzifay, che in tanti fanno attenzione a come mettere in ordine tra loro delle canzoni.
Con l'aiuto di setlist.fm ho in seguito appurato che quella tra Spingere e La nostra buona stella era una cover degli Zen Circus intitolata L'amorale.
Per la precisione il 26, dopo il sempre informativo gr delle 19:30. Fm 107.6, sentitevi invitati.
Personalmente l'Illuminismo mi sta abbastanza simpatico, e credo in questo di far parte di una tribù che tutto sommato è ancora abbastanza folta, anche se di questi tempi forse molto costretta a mimetizzarsi tra le frasche non ancora disboscate.
Ho appena notato che due dei dizionari che possiedo per ragioni di lavoro sono datati 2008, quindi presumibilmente mandati in stampa prima dell'ultima crisi finanziaria di rilevanza globale da quella del 1929 (anche se tutti quelli che dicono così secondo me mancano di rispetto alla crisi del '73, ma questa è un'altra faccenda) eppure, per ragioni che al momento non saprei metter giù a parole, sono sicuro che la loro validità per il momento resti intatta.
perché, comunque, dovunque uno si gira, le parole hanno ancora un significato.
In attesa di scoprire quando Jukebox & Slot machine tornerà in onda, il traguardo da superare è accompagnato da un conto alla rovescia verso la fine di questo 2023, in cui tra le altre cose ricorre il ventennale della pubblicazione di un disco.
Quella che non so definire in altro modo che la mia maniera, di festeggiare il compleanno di un disco, ormai dal 2007 (toh! quella volta erano dieci anni da Ok Computer, qualcuno potrebbe darmi del fanatico...) è caratterizzata dall'avere bisogno di almeno 90 minuti, ché a questo giro ci ho provato a stare entro i 60' come mi era riuscito di fare per il decennale della scomparsa del Davidone, ma malgrado la comodità di inserimento che la durata ridotta avrebbe permesso, non è proprio stato possibile, e così, vista l'evoluzione avvenuta negli anni per quel che riguarda il ritmo dettato dal robot del countdown e della pubblicità, diversamente dai precedenti questo programma commemorativo sarà diviso in una prima parte da mezz'ora e una seconda da un'ora.
Nel momento testimoniato dall'immagine qui sopra non è detto che la divisione in due parti appaia subito evidente, complice una sequenza dei contenuti allora non ancora definitiva, che mentre scrivo è (la sequenza) in attesa della consegna dell'ultimo mattoncino mancante, aggiunto il quale, resterà solo da regolare tra loro i volumi delle multiple tracce. Per allora ci sarà anche la data precisa di messa in onda, che presumibilmente forse dovrò evitare di annunciare qui prima che compaia sul sito della radio. Forse.
Un po' come per gli animali selvatici, incrociare un esemplare è frutto del caso. Come il kernel crash visto sul televisorone (il furbofonino era rimasto a casa, quindi niente foto purtroppo) non troppo distante dalla biglietteria di un cinema iperfighetto, o quello qui sotto in un meneghino parcheggio.
Li vedi lì, quei bug in cerca di qualcuno che dedichi loro un report, sai che stanno cercando di dire qualcosa, anche se probabilmente non a te, eppure non puoi fare a meno di chiederti quale sia il messaggio che non riesci a decifrare.
Oh, the Endless Quest for Meaning!
Cmq, in questi mesi di delirio per i pappagalli stocastici, mentre il risalto mediatico di un genio come Timnit Gebru è due o tre ordini di grandezza meno di quello che meriterebbe, e gli aggeggi automatici viaggiano sottotraccia, magari sprotetti quanto se non peggio dell'orditoio di un imprenditore criminale che peraltro la fa franca, mai dimenticare un principio: se non prepararsi per, almeno considerare l'esistenza dei Worst Case Scenario, è un'abitudine che può tornare utile sul lungo periodo.
Chissà che mondo sarebbe il nostro se i vettori e le equazioni per il piano inclinato non fossero così pestiferi...
Chiave di volta del tentativo è la musica senza interruzioni parlate che, volando più basso rispetto alla cinquina che chiude le puntate di Top 5!, si concentra in nuclei di 3 brani. Quelli abituati a sguazzare nell'informatica potrebbero pensare al termine cluster.
La previsione iniziale di 10 puntate aveva portato alla preparazione di 30 triplette, anche se in onda (e poi quindi in podcast) ce ne sono finite solo 27. Di queste, malgrado le prove generali fatte con il nipotino bastardo di Winamp, era impossibile sapere prima della trasmissione se e quanto avrebbero funzionato per la soddisfazione del pubblico. Tutte più o meno debitrici del fascino del moto browniano, ma anche di un anelito assolutista al miscuglio del bello in quanto tale, erano destinate a rivelare la loro efficacia solo nel qui e ora della puntata che le conteneva.
Ecco quindi che solo a ciclo concluso, fortunatamente con il giudizio di esperimento riuscito che lo trasforma in format destinato a ripetersi, è possibile guardare indietro per identificare gli eventuali picchi di riuscita che avrebbero portato la macchinetta arbitro, se ce ne fosse stata una nello studio 2, a far suonare i suoi campanellini. A esigere di essere citate in questa sorta di victory lap della selezione musicale, sono 6 le cellule che resistono a qualunque attacco.
Le elenco qui di seguito non in ordine cronologico di apparizione, bensì avvicinate tra loro come coinquilini sul divano o stoviglie nella lavapiatti, ottenendo una playlist diversa da tutte quelle precedenti, che forse (grazie a una durata poco sotto i 90 minuti) può avere la solidità di una compila come si facevano una volta su cassetta e brevemente poi su compact disc.
almamegretta - o ciore cchiù felice
massive attack - risingson
oasis - don't look back in anger
the smiths - last night I dreamt that somebody loved me
chopin - bolero op. 19
the clash - hitsville uk
the notwist - pick up the phone
radiohead - everything in its right place
rem - walk unafraid
j.s. bach - overture 3 in re maggiore, bwv 1068, II aria
damien rice - the animals were gone
leonard cohen - so long, marianne
the beatles - here, there and everywhere
nick drake - one of these things first
abba - the winner takes it all
bastille - things we lost in the fire
thelma houston - don't leave me this way
nirvana - spank thru (live)
E poiché abbiamo stabilito che questo post è una sorta di inchino a sipario calato, celebriamo ogni vittoria, ché uno scudetto è pur sempre uno scudetto!
...ma al tempo stesso sensibile poeta cantava già più di vent'anni fa:
Non c'è niente, che sia per sempre.
e infatti eccomi qui a postare quella che per il momento è l'ultima scaletta di Jukebox e slot machine, il cui nocciolo è come sempre composto da alcune triplette più o meno sghembe.
Come le puntate precedenti anche questa è riascoltabile sul sito di radiopop.
...tante belle canzoni scritte finora in carriera da quel Roger Waters che oggi compie gli anni, che da qualche tempo è uno dei più rumorosi difensori del povero Assange, c'è un verso che recita
se io fossi un treno, sarei in ritardo
che, oltre ad essere anni luce rispetto al celeberrimo "s'io fossi foco", è un verso che sempre è suonato con una certa forza dentro me.
E lo fa anche in momenti come questi, in cui come mostra la foto, sto infine passando da wheezy a jessie, mentre buona parte del mondo è almeno già arrivata a bullseye. Meglio tardi che mai!
...tappa, il senso di tristezza per il quasi ultimato chiudersi della porta che affaccia sull'etere, è, non dico predominante, ma di sicuro ingombrante. Ci si affida quindi alla speranza, e alla scaletta:
Come le precedenti, la puntata è riascoltabile dal sito della radio.
...della settima puntata, l'effetto della fine palinsesto che si avvicina è come una sorta di secondo countdown che si va a sommare a quello dei minuti che passano mentre vanno le canzoni.
Come tutte le precedenti anche questa è riascoltabile dal sito della radio. Settimana prossima quindi la penultima.
...prosegue quindi, con la conclusione del ciclo che si avvicina, assemblando triplette
che fortunatamente per il momento sembrano incontrare il gradimento del pubblico. Anche questa puntata è riascoltabile sul sito.
...pausa forzata di una settimana, perché chi poteva tornasse a veder le stelle, si ritorna in onda, e proviamo a tornare col botto!
Ovviamente le puntate precedenti sono sempre riascoltabili sul sito.
...di andare in onda con la puntata numero cinque, meno di 24 ore, giunge la notizia che per cause di forza maggiore, o per volontà forse delle stelle cadenti, il numero totale delle puntate di Jukebox & Slot Machine sarà 9 e non 10.
Questo fatto non ha modificato in nulla la scaletta pubblicata qui sopra, che così era prevista e così è andata (riascoltabile!) in onda; ma la nuclearizzazione della puntata, la sesta, prevista per la settimana entrante, ha invece dato il là ad alcuni doverosi aggiustamenti delle triplette a venire.
Resta in sospeso, per il momento, la questione su quale dei brani previsti per la chiusura di puntata farà la fine del sorcio.
Suspence!
...fila o se preferite nella quarta sedia, su dieci totali previste, ecco tre nuove triplette accompagnate da un brano di commiato.
Come le tre precedenti la puntata è riascoltabile sul sito della radio.
...terza puntata è presto per tirare qualunque somma, ma si può però cominciare a considerare la fase di rodaggio pressoché conclusa.
E chissà se da qualche parte Giovanni Sebastiano è contento di essere quello che ha suscitato maggiori entusiasmi, almeno per quel che riguarda il ritorno durante la diretta.
Da questo lato dell'etere forse il colpo a sorpresa più forte lo hanno dato le Re La Mi Si montate sul 4 corde del bassista degli ADF, che per sua ammissione a non ricordo più quale testata (probabilmente il compianto Melody Maker) fa così perché "sul Sol non ci vado quasi mai".
Riascoltabile al solito posto.
...con immutate intenzioni, la seconda puntata di Jukebox e Slot-machine è andata in onda, recuperabile come la prima sul sito della radio.
La scaletta è pubblicata anche qui per aggirare i limiti di impaginazione che certi codici sorgente, magari senza volere, finiscono per imporre.
Il caso, invece, ha voluto, al momento dell'uscire per tornare a casa, farmi incontrare questo simpatico figuro
che temerario non è fuggito, e si è invece lasciato fotografare.
...grosso modo esente da incidenti percepibili.
Cioè, la prima puntata di Jukebox e Slot Machine, sembra essere andata liscia.
Qui sotto la scaletta impaginata giusta.
E, sì, lo so, pubblicare a meno di 12 ore dalla seconda puntata è palesemente zona Cesarini, metto le mani avanti da subito e non escludo che in agosto possa capitare di peggio.
Non è stato per niente facile, come dimostra la distanza temporale, ma alla fine...
