venerdì 27 dicembre 2019

può darsi...

...che per colpa del caos,
una scaletta che credo essere la terz'ultima o quart'ultima possa essere andata smarrita.

aiuterebbe,
per avere certezza in materia,
se io tenessi un vero calendario delle puntate,
ma non l'ho fatto dall'inizio e non mi sento di cominciare adesso.

intanto, a pochi minuti dall'onda,
risolvo infine il lungo ritardo postando insieme due delle ultime scalette,
così che ne rimane solo una da recuperare

che tanto se la selezione vi è piaciuta in partenza,
a rigor di logica il riascolto anche a distanza dovrebbe funzionare,


a voi la scelta se andare su iutub o su spotifai,
vale tutto, almeno per il momento.

giovedì 28 novembre 2019

welcome back

to the one and only Vuck,
who is apparently also able to sculpt.

nice one mate!


(https://vimeo.com/354372045)

sabato 23 novembre 2019

Here we go! (cit.)

ed ecco infine le scalette dei primi due episodi di Radio Session curati dal sottoscritto.

[episodio01]

litfiba - ritmo
ministri - le porte
le luci della centrale elettrica - mistica
vintage violence - capiscimi
bluvertigo - il mio mal di testa
capital inicial - conexao amazonica (ao vivo)
legiao urbana - quando o sol bater na janela do teu quarto (ao vivo)
capital inicial - eu vou estar
beatles - only a northern song
nirvana - about a girl
ub40 - homely girl
easy star all stars - paranoid android
-----------------------------
[episodio02]

nofx - my orphan year
green day - troubled times
primus - year of the parrot
rolling stones - mercy mercy (live @ bbc)
alice in chains - heaven beside you (unplugged)
springsteen - eyes on the prize
rem - the ascent of man
daft punk - give life back to music
easy star all stars - lucky
ministri - cronometrare la polvere


buoni riascolti.


lunedì 18 novembre 2019

una delle...

...ultime puntate di topfaiv,
sabatina invece che venerdiaca,
ha avuto come scaletta quanto segue



buoni riascolti

giovedì 31 ottobre 2019

Filologia VS Ipocrisia

quando ero piccolo per indicare una persona con la pelle di colore nero (già, proprio come dice la canzone "vorrei la pelle nera") si diceva Negro. per insultare una persona dalla pelle nera, invece, si diceva Vu Cumprà.

il tempo passa,
gli sbadati dimenticano,
e gli interessati fanno finta di non ricordare.
le parole fanno un qualcosa che non è né il girotondo.
né il gioco della sedia ma che è anche un po' di entrambe le cose


sono nato nel 1979,
che non è solo il titolo di una canzone degli Smashing Pumpkins,
ma anche l'anno di pubblicazione di Unknown Pleasures,
di The Wall dei pinflòi, ma anche e soprattutto,
di LONDON CALLING dei The Clash.

quindi, cari miei,
if I was one (opinions diverge* on the subject) I'd say
"non sono un tossicodipendente,
sono un tossicomane".

è che,
come cantano i ministri, "Noi vogliamo fumare,
soprattutto perché fa male",
mentre per l'ansia c'è sempre il S.S.N.

insomma,
due parole tra cui c'è una differenza.
pure grossa.


THE TEST BEGINS, NAU!!!



*ma, suvvia, chi dopotutto non ha avuto qualcuno che lo invitasse a farsi un bicchiere o fumarne una piuttosto che dare in escandescenze inutili...

mercoledì 23 ottobre 2019

se fosse esistito...

...un agente zero zero ottantuno,
probabilmente From Russia With Love sarebbe venuto fuori tutta un'altra storia.


(ennesima cagata di Fonzee.
sempre molto old school, però) 


:)

venerdì 18 ottobre 2019

circa Sette Grappoli di 4 Stagioni

ricordo con estrema chiarezza (c'è qualcosa in me, che non lo sia, estremo?) l'effetto che mi fece quel primo tentativo assaggio. non era per interesse preciso ma per lavoro, doloroso ma invidiabile, il classico vecchio trucco di separare il grano dal loglio, e o se ce ne sarebbe stato, avrebbero poi dimostrato i fatti, di grano da salvare, nel senso del vegetale, non in quello milanesissimo del denaro, che comunque era presente a mia insaputa come elemento.
pensai

 "hmm, questi sembrano i [omissis1] alle chitarre con i [omissis2] alla sezione ritmica, sono sgamati"

e quindi contrariamente alla gestione previa mi vedevo obbligato a dare loro una chance, proprio per vedere se fossero solo degli sgamati, o se invece come sospettavo ma non potevo sapere per certo (ah, quanto è punk l'epistemologia...) ci fosse davvero della sostanza da preservare o accudire alla Bene & Meglio (lo stile dell'ingombrante ma importante committente) fino a che non sopravvenisse un qualche protettore certificato o anche solo più blasonato di quella armata brancaleone dove mi ero lasciato includere per un misto di carrierismo e spirito edonista applicato all'ascolto musicale privo di garanzia di qualità.

come da regolamento il cd conteneva solo due canzoni, non c'erano lustrini ne paillettes, ma un sorriso ammiccante quello sì, palese abbastanza da giustificare l'esclusione automatica da parte di chi, ancora in giuria, fino a un paio di stagioni prima aveva in carico quel primo lavoro di grande setaccio.
non era e credo che tutt'ora non sia snobismo quello di quel qualcuno, più un sopravvivente idealismo di matrice teutonica, o post platonica, o post illuminista, se vogliamo usare queste quattro lettere che all'epoca (inizio della seconda metà degli anni duemila, i cosiddetti noughties, che in barba al nomignolo hanno portato molto più che niente all'insieme del bordello planetario) non venivano così facilmente anteposte Dantonianamente alla parola (fin troppo ingombrante e spigolosa) Verità.
ma non ero e non sono quel qualcuno, e quel che sentivo mi costrinse a dargliela una chance, rischiando di essere sonoramente spernacchiato dai 3 compagni di scorribande nell'iperspazio a benzina (il bello di non avere la patente è che non ci si trova mai in automobile da soli come il cagnolino abbandonato a guaire nel sol leone) ma tanto a mia insaputa l'Autelitano aveva già cantato a squarciagola "Lascia che ridano di me", lo avrei scoperto di lì a poco proprio in virtù di quella semplice scelta, una delle poche cose sensate di cui vado fiero tra le tante (cose, non cose sensate) fatte in questa vita. c'era lì dentro qualcosa che meritava di venire alla luce di riflettori veri, e davvero non potevo essere io a frappormi come ostacolo in quel cammino. quindi dentro il gruppo dei semifinalisti e non degli scartati, il resto compreso aneddoto di come fu proprio uno dei 3 musicisti a consegnarmi copia di quell'esordio fulminante esula dall'argomento di queste righe, quindi avanti veloce fino ai dintorni dello scoccare del primo decennio del secolo XXI dell'era cristiana che continua a voler estendere il proprio dominio temporale manco fosse un dittatore africano.
nel frattempo ci sono stati il palco principale di uno storico festival e l'arrivo di un nome di peso in calce a un contratto che per fortuna di tutti i ragazzi decisero di firmare, non senza remore come hanno avuto modo di raccontare nel diario di navigazione che tengono sull'Internet, ed un secondo album ca-po-la-vo-ro che dovetti copiare su cassetta per la mamma perché Volevo assolutamente che lo sentisse anche lei, che sapesse che c'è ancora gente che non ha paura di guardare in faccia la realtà per quella che è, e a quel punto non potendola cambiare sceglie almeno di raccontarla. e con grandi chitarre e persino un accenno di tastiera ne Il futuro è una trappola. che disco, Tempi Bui, senza dimenticare che quella Diritto al Tetto che appartiene alla categoria "canzoni che ti arrivano una volta sola nella vita" era, per soddisfare l'esigenza artistica, stata anticipata da un singolone farcito da altre tre canzoni che sarebbero poi invece finite definitivamente nella ristampa del primo album che, essendo stato una cosa registrata in maniera professionalissima dal fonico di buon cuore che gestisce un combo sala prove / studio di registrazione battezzato Fabbrica del Rumore esisteva solo in millecinquecento copie.
ma il momento di cui parlo è invece quello del terzo disco, quello che una regola non scritta che ho menzionato altrove (cfr: Lo Straniero, anno 2004, articolo sui Radiohead) sancisce essere spesso un disco epocale. per come è andata nessuno credo si è speso in lodi sperticate di Fuori, nessuno ha gridato al capolavoro tranne forse io che non faccio testo perché è da quando li seguo che non riesco a trovarli che migliorati ogni volta che incrocio qualcosa di loro, sia dal vivo che su disco, ma anzi da più parti ho sentito arrivare le lamentele dei bambini impauriti che imitano gli adulti antipatici.
"si sono venduti", "hanno mollato il colpo", "è un disco moscio" o anche la migliore, quella "non sono più un gruppo punk" che tralascia il notevole fatto che NON lo sono MAI stati, perché il suono primordiale degli Stooges lo conoscono sicuramente a menadito ma non basta questo a fare di te un punk se poi il disco di esordio lo apri con una canzone palesemente ordinata in tre movimenti che forse c'è pure mancato poco che non avesse nemmeno un ritornello propriamente inteso; insomma barba incolta e sudore li trovate anche nella foto sul retro di The Wild The Innocent and the E Street Shuffle per non parlare del periodo di Ummagumma degli ormai leggendari maialotti rosa.

ecco, a me, lì, sono sinceramente e sonoramente girate le palle. l'accenno di tasti del secondo LP aveva lasciato il posto alle bellissime parti di canzoni come La Petroliera o Vorrei vederti soffrire, il grande Esposito si era allargato anche al parzialmente sintetico (o almeno così direbbero le mie orecchie di ignorante totale su molte delle raffinatezze che si possono costruire in uno studio, essendo rimasto fermo alla schitarrata da spiaggia delle trecce bionde e rosse guance così tipiche di una fase della vita talmente buia che qui non voglio nemmeno nominarla) e in alcune canzoni c'erano degli strumenti che non ero minimamente in grado di nominare. una buona porzione dei fan della prima ora lo prendeva per un Kid A qualunque, e storceva il naso, mentre i 3+1 avevano architettato zitti zitti il loro disco di atmosfera, il disco per respirare e riprendere fiato senza perdere né ritmo né passo, non un Ok Computer quindi ma sì un possibile ...And Justice for All, però facile invece che ostico.
sentendo da più parti quel genere di critiche sommarie e un poco hipsterotte, il mio ghigliottinatore interiore fremeva per lanciarsi in una difesa a spada tratta di un disco che per la prima volta in carriera (fatta eccezione per il singolo che nominavo poco sopra) li vedeva dare alle stampe un'opera in cui fuori posto non c'era nemmeno una virgola. nel mio paese Questo Non è Poco, e meritavano incoraggiamento invece che dei "così sembrano i Subsonica" come se il gruppo che ha composto Radio Estensioni fosse qualcosa di cui vergognarsi...

A me mi piace il Pop,
e tutti i giorni voglio che sia suonato

avendo da poco incrociato A Defense of Poetry di Shelley c'avrei avuto pure il titolo perfetto, "Una difesa di Fuori" e un file di testo nella Chiavetta 42 giace a prendere polvere virtuale come dimostrazione che il post per questo blog cominciai a scriverlo, ma l'epoca era intensa, frequentavo una scialuppa lisergica degna di un famoso appariscente sottomarino e così non finìi mai di scriverlo. nel frattempo i ragazzi hanno proseguito la loro strada, G.E. e tutti gli altri di Godzilla Market li coadiuvano con una classe e gentilezza davvero invidiabili (at least from where I'm standing it's how it looks) di dischi ne sono già usciti altri due eppure meno di un anno fa mi è capitato di nuovo di incrociare qualcuno che dicesse "non sono più quelli di una volta" o "li preferivo prima" (come non pensare a quella canzone degli Smiths...) e gli devo riconoscere se non altro di essersi impegnato nella critica dicendo che a suo modo di vedere sono diventati leziosi.
che bella parola, che bel suono, quanto poco svalutato dall'uso comune...

PERÒ LEZIOSI STA GRAN MINKIA, CHECCAZZO!

un pirletta a cui tutti vogliamo un gran bene cantò

got to be good lookin'
'cause it's so hard to see


e da allora direi che l'epoca si è fatta molto più fumosa anzi che no (ecco,
QUESTO mio stile un po' barocco si chiama essere leziosi, non una canzone come Estate Povera) quindi trovo tremendamente preoccupante che si scambi per leziosità quella che a me sembra essere soltanto una estrema nitidezza dei risultati. è come la faccenda di Pierino e il lupo; inizi avvertendo che il buio esiste, che è arrivato o che fa paura (a seconda di come si chiama il tuo gruppo) e poi però in genere finisci a fare il contrabbandiere di cera e candelabri, e se sei furbo ti tieni il più alla larga possibile dall'incenso e i suoi diffusori. ma ti ci devi infilare, in quella faccenda della luminosità prima o poi, altrimenti perdi con te stesso il diritto di parola che ti sei in qualche modo concesso quando hai appunto cominciato col dire del buio e dargli il nome del nero.

e allora, sì, sappiatelo, la prossima volta che sento qualcuno parlare male senza ragion veduta di tre ragazzi la cui unica colpa (e, guaglio' non potete imputare loro, ma solo a noi tutti, il fatto che né la pedagogia nera né l'istruzione stile Gentile Giovanni siano solo un lontano ricordo del passato) probabilmente è quella di essersi conosciuti e cuciti insieme sui banchi di un liceo classico. sarà poi colpa? ricordiamoci che era ben confuso l'Alighieri quando ha scritto quel famoso libercolo sulla crisi dei 30 anni; e il mio papà per come me l'ha raccontata, quel fanatico del Bondage che dice di inseguire conoscenza e virtù lo metteva tra i buoni. e più per la conoscenza che non per la seconda perché è facile essere forti, il superpotere, come dice un poeta che guarda caso si può avvalere dell'aiuto di un certo Dragogna alla produzione perché Tempus Fugit e lui allora aiuta tutti quelli che riesce ad aiutare visto che si considera fortunato di poterlo fare, beh, come dice il Brondi, il superpotere è essere vulnerabili.

e forse Vasco è un po' un Brian Molko de noantri,
anche se va in giro camuffato come il Cat Stevens dei tempi migliori.
il verso

a Heart that hurts
is a Heart that works


infatti, è dei Placebo, mentre quello di V.B. è nel suo ultimo disco,
che ho già passato in onda durante la puntata zero di Top 5! e che sicuramente prima o poi tornerà nelle mie selezioni.

ora, con il semplice nome Ministri sarebbe fin troppo facile,
quindi la stringa che tanti e tanti mesi fa promisi avrei scritto potrebbe essere

site:ilrichiamino.blogspot.it giornata che tace

e se sostituite il titolo ministrico con un qualche altro brano di quelli che sapete,
ecco che la natura diaristica e svergognata dell'includere delle scalette musicali tutte in un unico luogo vi apparirà lampante, e capirete forse perché da quando lo zio gnoppe mi diceva "dovresti aprire un blog" a quando poi ho finito per farlo davvero è passato così tanto tempo. la gente ascolta da molto prima che si diffondesse internet, lo fanno le scimmie meno glabre e spesso lo fanno meglio di noi scimmie spelacchiate.
noi, allora, ci vendichiamo della nostra matrigna natura con i tamburi e le corde.

Keepin' Jive Alive
(Young, Neil)

venerdì 11 ottobre 2019

Soon...

oggi è stata
una giornata produttiva,
anche se i risultati andranno in onda solo nel prossimo futuro,
date ancora da definire,
ma slot pregiato con il sole ben alto in cielo.


anche se piove.


lunedì 23 settembre 2019

mentre su...

...radiopop si sta inaugurando il nuovo palinsesto,
eccomi qui a postare la più recente scaletta di Top5! che torna in onda,
dopo che gli ostacoli e gli infortuni dell'estate sono tutti stati risolti.



buone spotifaiate ;)

giovedì 19 settembre 2019

visto che...

...a breve si riparte,
sarà meglio che io riduca il ritardo nella pubblicazione delle scalette.

ecco la penultima


buoni ri-ascolti a tutti e tutte.

martedì 17 settembre 2019

Coccodrillo, 2019

.::.

PIERO SCARAMUCCI era nato circa ottant'anni fa,
in una città europea di cui non ricordo il nome.
se ne è andato qualche giorno fa, via da questo mondo
via da questo paese, ma non via da tutti quelli a cui ha
regalato il suo tempo o la sua attenzione.

sarai lungamente rimpianto,
compagno Skarra,
che la terra ti sia Lieve.


venerdì 9 agosto 2019

Arte della scaletta.

Ci speravo proprio,
E mi ci hanno portato.


Mammuth
Cronometrare la polvere
Comunque
Idioti
I soldi sono finiti
Sabotaggi*
Stare dove sono
Usami
Se si prendono te
Due dita nel cuore
Il viaggio
Una palude
Il bel canto
Fidatevi
Bevo
Diritto al tetto
Abituarsi alla fine

Insomma, anche al Filagosto festival 2019, unica data in Lombardia, gratuita! (due giorni dopo c'erano pure gli Anthrax per Emergency...) iMinistri si sono comportati in maniera esemplare, compresa la strizzatina d'occhio a chi (I'm naming no names...) li copia male.

*Qui è dove sono partiti gli inevitabili lacrimoni ;)

mercoledì 31 luglio 2019

Con la luna...

...quasi piena,
Top faiv è andata in onda per il primo dei due appuntamenti di giugno.
Però, confesso oggi che è luna nuova,
ho perso la scaletta!

Sorry.

Edit: the muse has been kind,
o magari è il genius loci,
cmq sia, è saltata fuori!


giovedì 25 luglio 2019

Avviso ai naviganti:

Contrariamente a quanto annunciato in onda,
a fine luglio NON ci sarà una seconda puntata di Top 5! ,
Non per Pigrizia,
ma pervhé mi sono rotto...

...un braccio! :o

Quindi Buona Estate a tutti,
ci si risente a Settembre,
State Bene, se potete.


lunedì 15 luglio 2019

il caso vuole che...

...mentre sono un po' indietro nella pubblicazione delle scalette di Top 5!,
le registrazioni delle ultime tre siano disponibili per qualche giorno,
all'indirizzo internet ...



sono 800 mb,la mia personale cassettina di riascolto,
astenersi PerdiBanda.

lunedì 10 giugno 2019

La seconda silent disco

È durata nettamente più della prima. 23 canzoni, pur senza spazio per il lentone di chiusura che sarebbe stato Paul Simon da Graceland.


Naturalmente si apriva con i Clash, ma solo a partire dalla signorina Allen il sistema ha davvero funzionato, e solo un bel po' dopo, mi dicono, il volume è arrivato al livello desiderato.

the clash - hitsville uk
blur - girls and boys
lily allen - hard out there
muse - the dark side
gorillaz - feelgood inc.
daft punk - around the world
cure - a forest
arcade fire - everything now
culture club - karma chamaleon
michael sembello - maniac
thelma houston - don't leave me this way
gloria gaynor - I will survive
abba - dancing queen
blondie - one way or another
pato fu - vivo num morro
apollo 440 - ain't talking 'bout dub
chemical brothers - dig your own hole
depeche mode - personal jesus
franz ferdinand - do you want to
asian dub foundation - naxalite
ramones - sheena is a punk rocker
hard fi - gotta reason
killers - somebody told me


p.s.
Gli Arcade Fire prendono il cucchiaio di legno che l'anno scorso fu di Heart of Glass. ;)


domenica 9 giugno 2019

Era di maggio...

...e anche se nessuno se ne è accorto, c'è stato uno scivolone epocale.
Qui di seguito la scaletta, notte tra il venerdì 24 e il sabato 25.


giovedì 23 maggio 2019

durante un maggio freddoloso

oltre alla conduzione pomeridiana del primo,
che per il momento resta ancora senza un post dedicato,
maggio vede due puntate di Top 5.
pubblico qui la scaletta della prima,
a meno di 48 ore dalla seconda.



giovedì 18 aprile 2019

quella di marzo

ecco la scaletta della puntata più recente di Top 5!
che se tutto va bene torna in onda a maggio.


sabato 23 marzo 2019

back from the undead

archiviando alla voce cause di forza maggiore le ragioni per il lungo silenzio,
recupero finalmente il lavoro arretrato,
e posto qui senza soluzione di continuità le ultime tre scalette di topfaiv che restavano finora una sorta di promessa non esaudita.
buon divertimento con spotify se non addirittura con gli epigoni di napster.



p.s.
appena possibile torneremo al ritmo quindicinale,
con il beneplacito della sorte ;)