venerdì 9 dicembre 2016

Senza preavviso

è passato poco più di un mese,
ed ecco che il palinsesto ha avuto bisogno di un'altra puntata,
che ha dovuto lottare contro circostanze non esattamente favorevoli.



pubblico la scaletta con un ritardo notevolissimo,
come sempre il prima possibile,
a riprova che le circostanze remano in una direzione,
e le canzoni (si spera) in quella opposta.

sabato 26 novembre 2016

Piscine lunatiche



più o meno nei giorni in cui,
nientepopodimenoché una formazione leggendaria,
nota con il nome di The Cure,
passava ad officiare il proprio rito in due serate consecutive,
ricevo per posta elettronica la foto qui sopra,
che ritrae una porzione di schermo di un computer il cui browser sta navigando il sito famoso,
e che è stata scattata dalla musa punk per evitarmi il rischio,
nel caso ne sentissi (e tra poco arrivo anche a questo) il bisogno,
di ritrovarmi (come nel caso di Robertino Smith et al.) chiuso fuori dalla sala cerimonie perché gli accessi erano già stati tutti venduti con un numero,
se non spropositato,
quanto meno sconfortante,
di mesi di anticipo.

Ora,
Feisbuk è un troiaio,
quindi sarebbe poco produttivo investire del tempo a cercare di capire quale sia la fonte originale del flyer,
cioè quello che i vecchi come me ricordano una volta essersi chiamato locandina,
ma non ho voglia di scoprire che facce salterebbero fuori se usassi in pubblico una parola così XX secolo,
magari un giorno provo a usarla in radio dove non mi vede nessuno e vediamo cosa salta fuori.

La questione principale che la visione dell'immagine ha suscitato in me è stata però proprio centrata sull'origine (canonica o apocrifa?
io scommetterei sulla seconda e mò si capirà perché) dell'immagine,
più che sul "cosa faccio,
vado o non vado a vedere che concerto mettono insieme i miei adorati cinque cavalieri della depressione non rimossa?" domanda questa non banale se si pensa che all'ultimo giro,
quando presentavano le canzoni del loro disco Tunz-Tunz,
io ho bigiato senza batter ciglio perché c'erano impegni molto più pressanti disseminati lungo il sentiero.
Il punto è che ci sono elementi di Tre Ere,
non soltanto diverse tra loro, 
ma anche non adiacenti,
mescolati insieme come se nulla fosse.

Un non iniziato probabilmente non ci fa caso,
ma ai miei occhi di appassionato la cosa fa un effetto stroboscopico,
e se le ere mescolate fossero solo Due Ere (le più vicine cronologicamente,
ça va sans dire) probabilmente non ci ritroverei da ridire visto che in tema di atti grafico-creativi ho fatto di peggio (though what,
I'm not telling! :p) facendo tesoro delle critiche che mi procurai come conseguenza,
ma l'orsacchiotto mannaro risalente a SEDICI anni fa è rosso come un pugno in un occhio.
L'avessero fatta loro,
ci sarebbe sicuramente un qualche significato seminascosto,
ma visto che la locandina mette la copertina di Una piscina con la forma dettata dalla Luna come sfondo,
ed adopera lo stile di In Rainbows per il testo,
l'ipotesi più sensata è che qualcuno si sia dimenticato che il polpettone si fa con gli avanzi e non con gli archetipi.

Ma tanto Photoshop ha fatto danni peggiori,
e visto quanto è complicato piratarlo continuo a sperare che pian piano il tenero e performante Gimp a cui sono fedele si guadagni platee di affezionati sempre più estese.



Adesso che il disco nuovo,
che naturalmente per chi ha le spalle larghe abbastanza da dedicarsi a certi ascolti è un evento imprescindibile,
e a questo giro ci è pure andata di culo perché,
diciamocelo,
il precedente non era un album,
e devono saperlo loro per primi visto che la versione più precisa che hanno venduto era una raccolta di quattro 45 giri,
e a voler fare i simpatici verrebbe da dire che non pubblicavano così tanti singoli di palese efficacia dai tempi di The Bends,
beh,
adesso che è uscito da mesi invece che settimane,
io dovrei pure rispondere a chi mi chiese un parere in merito.

Ecco quindi spiegato il perché della seconda immagine,
fotografia gentilmente scattata da Diego Rovelli in un giorno di questa estate XX.XVI che non saprei meglio precisare,
breve pillola che riassume meglio di molte parole quello che penso del disco,
(con riferimento alla versione Pubblico Ampio,
perché devo ancora ascoltare i due brani della versione a circolazione limitata)
dove da specificare c'è solo che True Love Waits è indicata in maniera così esplicita perché,
beh,
BLEURGH!!!
era dai tempi del concerto parigino per il Tibet,
e su disco non troppo tempo dopo,
che non tiravano fuori una roba così pacco,
peggio di un chilom caricato ad incenso,
la traccia numero undici,
ma il resto invece fila via mooolto molto bene.

In conclusione,
un sacco di gente rutta allegra che "il mezzo è il messaggio" senza necessariamente sapere di cosa sta berciando;
quei cinque birbanti,
invece,
complicano giocosamente la faccenda con i loro esperimenti sull'opera d'arte ed il supporto che la ospita,
cercando di non farsi sgamare.

Le permutazioni gente,
esistono le permutazioni.

p.s.
nella prima immagine poi,
"visarno arena" invece che (la butto lì,
d'altronde non metto piede a Firenze da una vita e non ho mai avuto confidenza con la città in quanto tale) "arena di visarno",
classico esempio di copia&incolla che si dimentica che i tipi di parole nelle frasi sono come i libri o i dischi nello scaffale?

domenica 23 ottobre 2016

il Tempo svanisce in lontananza (cit.)

La maggior parte della ggènte non se ne cura,
perché così è stata e-ducata,
mentre i più arguti o privilegiati,
nella peggiore delle ipotesi c'hanno la classica fototessera in cantina che fa il lavoro sporco,
oppure adottano altre soluzioni post-Ottocentesche,
visto che di farsi fare un ritratto la maggior parte delle persone NON ha più il tempo perché,
checché ne possa dire il fiorentino con le mani in tasca,
le classi sociali esistono ancora.



Una pipa,
per esempio,
è uno strumento adatto;
anche lei,
per citare il Liga,
porta addosso qualche segno,
e finché è bimba,
come nella foto sopra,
non si nota,
ma quando ha qualche primavera sulle spalle,
da piccola mulatta che era,
si rivela essere una grande negra.



La mia si chiama come una pugilessa ballerina che mi vuole molto bene,
nonostante la non appartenenza a una stessa classe sociale ci impedisca di frequentarci quanto vorremmo.
Fazer o que...


p.s.
a voler ben vedere la canzone non è tra quelle presenti sul vinile ancora mai stampato su cd a cui questo post ruba il titolo,
ma questo non vuol dire che sia per questo meno significativa,
anche perché non sono in vena di citare nessuno dei due Lorenzo nazionali,
che tutti sappiamo aver affrontato l'argomento,
ognuno a modo suo.

'though we rush ahead
to save our time
we are only what we feel
(Neil Young)

lunedì 17 ottobre 2016

Non ancora affondati

nel corso dell'estate ho svelato,
nella mia solita maniera incomprensibile ai più,
quale fosse la preoccupazione maggiore relativamente all'impilare in uno stesso luogo del cyberspazio tutte le scalette in formato testuale,
spulciabile quindi da/con IL motore di ricerca,
che peraltro offre aggratis questo spazio...



per il momento ignoro se abbia anche già imparato a leggere quello che c'è scritto nelle foto,
ma d'ora in poi pubblicherò in questo modo,
ogni volta possibile,
le scalette,
per non passare come quello che fa finta che Spotify non sia ancora stato inventato.

ma la Radio,
secondo me,
si fa con i dischi,
prestati, copiati, comprati,
e chi più ne ha...

domenica 2 ottobre 2016

Ismaele & Co.

veniva dalla parte giusta dello stivale,
con la celebre linea-quasi-Maginot a far da divisorio,
ma non da una zona esattamente "kosher",
ammesso e non concesso che zone simili esistano.

infatti,
quando mi ha consigliato di fare un secondo tentativo con il Libro della Balena,
quel gran burlone da beat generation del dottor X._._._.y,
mi fa:


puoi tranquillamente leggere un capitolo sì e un capitolo no,
perché il racconto vero

si alterna a capitoli di teoria sulla caccia alle balene

come se io fossi così coglione,
da rubare un testo facendo finta che questo sia una monade isolata,
invece che,
scusate il bisticcio,
immerso,
beh,
immerso in un contesto!



[source: http://tachyontv.typepad.com/photos/uncategorized/2008/02/06/alien.jpg]


insomma,
lo specchio,
quando non ha il semplice ruolo di limitatore,
è per la pornografia, la cocaina,
e succedanei/derivati delle due.

per arrampicarsi,
secondo la mia cornutissima opinione,
continuano ad essere preferibili gli alberi.

peraltro,
il dottore non aveva nemmeno la scusa del dècalage temporale,
visto che,
quando la traduzione di Cesare Pavese che ho in casa ancora profumava di fresco,
secondo me era già in piazza a sventolare in giro fiocine come fossero forcine.

ma quello credo sia l'equivalente biologico del Vizio di Forma,
applicato alla porzione composta da tutti quelli che dall'urna della tombola hanno estratto il cromosoma più corto.

fuor di metafora:
più una vocazione che una maledizione...

...e, sì. è poco, molto molto poco.

P.S.

reclami@madr3n4tura.biz
o forse era .org?

lunedì 26 settembre 2016

10 Anni di Facebook (Mix per Jack)

FaceBooK STARTS in 2004

AFTER U.S.A. BASED LAB EXPERIMENT,
OPENS TO THE WORLD,
ON  September, 26, 2006



the clash - jimmy jazz
luciano ligabue - tra palco e realtà
all saints - bootie call
ministri - stare dove sono
joy division - a means to an end
nirvana - smells like teen spirit
beatles - I me mine





a un certo punto la situazione diventò così grave che qualcuno fece stampare delle magliette, multilingue, con scritto sopra "io non ho votato berlusconi".
Chiunque fosse quel qualcuno, l'idea era buona, molto.
Ma non sarebbe stato bello vantarsi, invece che vergognarsi?
Tipo “Io voto Basaglia?”
O Leopardi,
o Beccaria,
insomma,
oggi,
ed è così da qualche millennio,
il problema è l'immagine.
il GiPi, meglio noto all'anagrafe e ai più come Jean Paul Sartre
tra le tante cose per cui viene ricordato è anche per aver detto
"l'inferno, sono gli altri".
Invece non mi ricordo chi abbia detto che "gli altri sono uno specchio" e sono troppo pigro per chiederlo a gugol
ma tanto capirete senza troppi problemi che bastano pochi connettori logici per arrivare a "in ogni specchio c'è un potenziale inferno".
e ai più affezionati agli interventi che Magister Vik fa su queste frequenze verrà sicuramente in mente il buon Federico Nicce, quando
da qualche parte
scrisse   "quando scruti dentro l'abisso, l'abisso scruta dentro di te".
Ecco, a scanso di equivoci, quando la mia filosofa di riferimento,
che dalla Federicfo II di Napoli è uscita con 110 e Lode proprio con tesi sul suddetto federico,,
beh,
quando ella  ha scoperto che non ero iscritto al sito
"rubrica dei trombamici, diaporama degli amici che trombano, o che lo fanno sempre meno" noto ai più semplicemente come Facebook, mi sono preso una sgridata di quelle che ancora me la ricordo.
Non è un'invenzione nostra, non lo abbiamo creato noi italiani, però lo usiamo un sacco, lo dice il sito stesso nelle sue statistiche.
Nel frattempo, in questi dieci anni da quando le gabbie dell'esperimento in vitro sono state aperte al mondo intero la penetrazione è stata più che sorprendente, lascia senza parole. Ci sono più di un miliardo di iscritti, pare, e il conto ovviamente non va fatto sui sette miliardi e spiccioli, perché nel Sud del mondo hanno altri problemi.
E nello stesso intervallo di due lustri, il “disturbo narcisistico” è stato eliminato da quell'inutile etichettario chiamato DSM perché quelli che lo compilano, preparando una nuova cretinissima edizione, se non altro si sono accorti che quella roba lì è la radice degli altri problemi, e che quindi è ridondante dire “prendi l'inchiostro” se hai appena detto “scrivi”, ma questo,
naturalmente,
solo finché abbiamo ancora la gioia delle penne a sfera.
Ma allora, forse, c'è speranza! Dato che il grosso degli iscritti sono nel Nord che abitiamo, il sito vetrina, perfetto per mettersi in mostra, adattissimo per scopare, anche per chi come il sottoscritto, fa fatica a iscriversi perché pensa di fare già abbastanza figure di merda nella vita reale senza bisogno di lasciarne in eredità ai posteri, nel cyberspazio poi...,
beh, la speranza è che come dicevano i Clash,
“dategli corda abbastanza, e quelli ci si impiccheranno da soli”.
Buon selfie, gente!



venerdì 23 settembre 2016

Episodio Dieci+1

la richiesta del Mister era chiara,
ciclo di dieci episodi,
autoconclusivo,
in Sintonia con i 40 di Radio Popolare e del movimento Punk,
senza essere su il Punk,
con puntata extra come riempitivo per emergenze.

Così è, se vi pare (cit.)

IMMAGINE PUBBLICA CONTROLLATA
a.k.a. La creatività al servizio della Sopravvivenza

Piano dell'Opera

#gli arruffapopolosi incipit:
coldplay - yellow
the ramones - blitzkrieg pop
david bowie - life on mars
joy division - day of the lords
janis joplin - kozmic blues
the beatles - happyness is a warm gun
bob dylan - just like a woman
franz ferdinand - no you girls
nirvana - sliver
the clash - white man in hammersmith palais
-Extra
raimundos - mulher de fases

#i ricchi piatti principali:
Pure, 3 Colours Red
Neon Golden, The Notwist
SxM, Sanguemisto
Dois, Legiao Urbana
The Brandeburgs, Jacques Loussier Trio
A Salty Dog, Procol Harum
The Wild, The Innocent and the E Street Shuffle, Bruce Springsteen
Tapestry, Carole King
Tea for the Tillerman, Cat Stevens
Sanacore, Almamegretta
-Extra
Isopor, Pato Fu

e poi ci sono stati i vari ammazza-caffé,
che non elenco in silente dispiacere per tutti quelli che lungo il corso di trasmissione (undici settimane contro quattordici giorni scarsi per la fase di registrazione),
sono stati ammazzati e basta.

quindi in pratica visto che la signora King era andata 2 volte di fila solo un paio di settimane fa,
apparando così un poco la disparità di genere che era nei fatti,
per questioni di contesto molto più che di intenzioni,
tutto si sarebbe dovuto chiudere con fiori zingari e trip hop partenopeo,



e invece il caos o chi per lui ha voluto che scendesse in campo l'altra voce femminile.



questo è quello che è stato,
fate abbonare i vostri amici,
se volete ascoltare anche quel che sarà.

tra ottobre e novembre,
data ancora da precisare,
podcast via wetransfer.

iscrizioni all'indirizzo

vinassa[kiocciola]radiopopolare.it


venerdì 16 settembre 2016

Episodio 10 meno 1 (a.k.a. Wisdom)

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giovedì 15 settembre 2016


infine,
in barba agli ostacoli e in sintonia con Il Piano,
ci si avvicina alla fine.

di questo ciclo,
eh!
ché La Fine,
come cantava il bonario panzone seppellito al Père Lachaise,
è sempre dietro l'angolo,
ma non sempre è il momento di pensarci.



esiste una puntata 11,
preparata in caso di emergenza,
come da richiesta del Capo,
che per un attimo è sembrato che sarebbe persino finita in onda.

adesso sembra che non succederà,
e va bene perché così sarà la ghost-track recapitata solo a chi si iscriverà per il podcast via wetransfer,
mentre se settimana prossima il palinsesto estivo sarà ancora in carreggiata potrete ascoltare la conclusione,
altrimenti il disco del Micione sarà stato il "finale aperto con suspence" (traducente italiano di Cliffhanger,
se lo chiedeste a me),
di una trasmissione che spero non abbia fatto troppo schifo,
visto quanto 1,2,3,4 & Gabba Gabba Hey ne è stata la fase di produzione,
rischio grosso se di cognome,
come è il caso mio,
NON fai Ramone. ;)

giovedì 15 settembre 2016

L'Amore e la sua Memoria

e così è morta una ragazza.

si è uccisa,
e diversamente dalla protagonista di Pais e Filhos della Legiao Urbana,
sappiamo il perché.
cioè,
vai a capire se è più per quello che in centro Impero chiamano "slut-shaming",
o se sia solo del "semplice" cyber-bullismo.

io che vivo in fondo a un pozzo profondo scopro la notizia solo perché sono nel pubblico di una tavola rotonda sul cinema pornografico fatto da donne,
di cui la cosa che più mi entusiasma è la critica di pornhub a favore di xhamster.
differenza importante quella tra i due siti,
ma su cui forse per poca confidenza con il genere da parte di chi modera,
non viene secondo me lasciato che ci si soffermi abbastanza;
che poi forse la questione più che di confidenza con il porno è di confidenza con l'opposizione tra struttura e sovra-struttura?

se non altro nessuno dei due siti si presta al tipo di diffusione che,
tramite una app,
perché un sito web è diverso da un programma che funziona grazie a internet (il Mezzo,
miei cari,
non è solo il Messaggio,
è anche il Mezzo e basta,
e infatti circa dieci anni fa Forza Chiara girava via eMule,
non via http),
ha fatto finire la giovane ragazza campana nel vortice di fango,
da cui Ella ha capito di poter uscire solo con la morte.

la chiamano Società Civile.

P.S.
l'umorismo rivela tanto,
a volte troppo.

me ne accorgo quando sento una persona,
nello stesso luogo,
cioè un festival di cinema,
dopo aver spiegato che la ragazza con gonna a fiori e top in lattice giallo,
era una pornostar (e peraltro una di caratura internazionale!),
quando l'altra persona commenta la stretta oggettività caratterizzante gli interventi di Mademoiselle Nappi ("rea" di aver usato molto la parola 'cazzo',
e scusate se tiro di nuovo in ballo la sinistra hegeliana,
ma nessuno commenta che il fabbro parli di martellare,
il lavoro è lavoro,
e l'ipocrisia è quella che non fa parlare di corda in casa dell'impiccato,
perché ok che parlare è dissacrare,
ma allora sono io che confondo quale tra Morte e Vita sia la prima da considerare "Sacra" tra le due?) non riesce ad esimersi in risposta,
la prima delle due persone intendo,
da un per me deprimentissimo "Scrive su MicroMega" dove non capisco se chi lo dice disprezzi di più la pornografia o la filosofia.

e poi,
se davvero virtù e [OMISSIS] sono da inseguire entrambe,
e la trama di quasi tutti i porno è una derivata di

attore A incontra attore B,
e lo conosce

l'asino casca sul fatto che
(per dirla con le parole di una donna di lettere)
"gli uomini sono come gli alberi,
basta una sega e li tiri giù".

comunque Alan Moore,
che diversamente da me è proletario,
dice che la differenza tra pornografia e arte erotica è solo nel prezzo a cui viene venduta.

l'Amore invece pare che sia sempre un regalo,
ed è davvero brutto che qualcuno debba morire solo per aver regalato tutto il proprio sé a chi non era in grado di farne tesoro nel modo giusto.

sorridete Gente,
se volete,
ma NON solo perché vi stanno filmando.

giovedì 8 settembre 2016

DI NUOVO???

che poi,
a me,
pur non essendo la prima volta
che faccio una cosa solo registrata, (fu così,
per esempio,
ai tempi di Uma Brasileira) è sicuramente la prima volta che capita.

ma lo vedete perché dico che c'è da abbonarsi?
lì in Olly5 siam così al lumicino che non riusciamo nemmeno più a programmare i file giusti.

però essendo la signora King,
l'unica femmina all by herself
alle spalle di un piatto principale, (se escludiamo
quello della puntata 11 che solo i richiedenti podcast ascolteranno,
che comunque è però una fanciulla con amici di scorribande)
va anche bene che Tapestry si cucchi un secondo giro.

e per cattiveria non vi dico quale era il disco che avrebbe dovuto riempirvi le orecchie stanotte;
voglio prima stare a vedere cosa succede settimana prossima.

LOL

sabato 3 settembre 2016

Episodio 9 meno 1 (a.k.a. a House is not a Home)

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giovedì 1 settembre 2016


ebbene sì,
sono un mollaccione;
o,
per usare le parole di una ghost-writer e della sua amica,
un cucciolo.

peraltro uno che (temo, con motivi concreti anche se non so quanto significativi) rifà la stessa identica conduzione da quasi 15 anni,
e NON credo sia segno di sana coerenza.

insomma,
se non fosse chiaro,
gli eventi terreni della settimana scorsa hanno reso di cattivo gusto ai miei occhi il post per la puntata su The Wild, The Innocent, etc, etc.

citavo Springsteen che diceva alla piccola Rosa (vedi anche la scaletta del concerto in P.za Plebiscito del 23 Maggio 2013) di sedere davanti a un fuoco da campo...

...ed essendo Lento di comprendonio me ne sono accorto troppo tardi,
che qualcuno poteva vederci una gaffe; magari solo io, ma l'ho vista.

questa settimana è più facile,
credo,
e Carole King ha infine fatto arrivare un paio di email,
le prime di questo ciclo!

grazie per le critiche affettuose.



siamo in dirittura d'arrivo.

oh,
e mi raccomando,

CAR-RO-PON-TE
CAR-RO-PON-TE
CAR-RO-PON-TE...

mercoledì 24 agosto 2016

Occhio d'Aquila (pun intended)

di fronte alla Morte,
di solito rido, piango,
oppure,
meglio,
taccio.

questa volta scrivo,
quindi magari se vi va perdonate la spocchia.

dopotutto nella casa dei genitori del mio chitarrista ci sono ancora le crepe e i sostegni di fortuna risalenti al terremoto di quando io o gattonavo o non ero ancora nato...

il mio borghese interiore dice "chiama l'Amministratore di condominio e informati sulla casa", e probabilmente lo farò, dopotutto è l'unica che possiedo e in questi mesi sto pure mettendo in ordine!

ma,
quel che mi preme segnalare,
è che nella presta mattina di mercoledì,
Ollearo5 batteva ALLA GRANDE via Mosé Bianchi.

si chiama
L'orgoglio di lavorare, 
per Radio Popolare.

abbonatevi génte,
abbonatevi,
sennò, poi,
io dove cazzo lo trovo uno studio con della gente che mi lascia andare in onda?

la prima volta ero a scuola interpreti,
la seconda volta ero in redazione programmi insieme allo zio gnoppe,
e quindi gira e rigira per me la parola TERREMOTO continua ad essere soprattutto un disco dei Litfiba.

se dovete,
nei commenti,
sparate ad alzo zero,
altrimenti sprecate solo munizioni preziose.

giovedì 18 agosto 2016

Episodio 7 meno* 1 (a.k.a. Lo Smarrimento)

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18 agosto 2016

naturalmente la scaletta continua a mancare,
per la lunga eco dei botti che sapete.




sì, lo so,
sono un fifone.


*ho pensato che se scrivevo "7-1" o "7 - 1" qualcuno magari pensava al punteggio di qualche gara olimpica; 
e naturalmente le olimpiadi c'entrano,
ma non in quel modo, 
quindi magari settimana prossima scrivo "Otto -1", 
ma solo se sarò thus inclined.

domenica 14 agosto 2016

Episodio V (a.k.a. "...by any other name, she'd still be thorny as Hell")

Immagine.Pubblica.Controllata.EP05.HDRP.2016.mp3

naturalmente,
se il [nomefile] non implicassse la posa di spalle

si vedrebbero molto meglio gli occhiali nuovi.



chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei regalato una armonica a bocca a un farmacista;
mi sto rammollendo con la velocità di una funzione esponenziale.

spero che vi siate goduti Giovanni Sebastiano,
in effetti L'eterna ghirlanda brillante non credo di averlo inserito nella bibliografia che c'è sulla pagina (posterei il link,
tanto è un onore averla sul sito,
ma durerà solo un'estate,
come certi grandi amori,
quindi se proprio volete,
dovete andare ad aprirla per fatti vostri su www.radiopopolare.it /trasmissioni/etc etc;
ché io mi son già fatto stampata a colori di ricordo) ufficiale;

ai posteri dire come sarà invecchiata l'annata dei "pubblicati lo stesso anno di London Calling"
ché qui è vacanza,
e il mio ufficio è in spiaggia (cit.*)

grazie per l'attenzione  ;)

p.s.
grazie a G.P. per le sempre pronte doti di otturatorista due.punto.zero



*da Zoio de Lula, Charlie Brown Jr.

lunedì 1 agosto 2016

Episodio IV (a.k.a. The Frankenstein's Cut-Up)


xché non importa cosa dice la ggènte,
la cavalleria non è morta,
ma i cavalieri vanno giù come mosche,
e questo sicuramente è un problema.

piatto principale,
dopo un antipasto dei Joy Division,
era

Dois, della Legiao Urbana

il disco contenente,
tra tanti magnifici,
anche i versi:

"e ormai non mi preoccupo
se non so per quale motivo
a volte quello che vedo io
non lo vede quasi nessuno"

e tutto il resto ve lo lascio scoprire con gugol. ;)

giovedì 28 luglio 2016

Episodio III (a.k.a. La vendetta dei Sith)

Insomma,
chi per caso si fosse preoccupato,
per il post precedente,
adesso,
vedendo che riesco a scrivere quanto promesso,
e quindi dovuto,
solo A MENO di SEI ore dall'andata in onda dell'episodio successivo,
capirà perché i toni di quel post furono quelli che sono stati.


ovviamente,
il Piatto Principale,
era SxM, dei Sanguemisto,
ed era talmente abbondante che non è rimasto spazio per il dessert.


mercoledì 20 luglio 2016

AVVISO AI NAVIGANTI!!!


ascoltate Vedder, Dragogna(+Autelitano ed Esposito, ça va sans dire), Cobain, Gahan, e chi più ne ha più ne metta.
vi sembrerà di non ricordare niente,
penserete di aver sprecato la vita (cit.) e poi all'improvviso tutte quelle candele spente a metà,
con un ordine che definire "Random" sarebbe un eufemismo,
perché,
come dice il Gran Maestro (pace al povero Ledger,
che non è proprio il pallottoliere,
forse,
ma mi sembrava fosse non troppo distante dal confine,
no pun intended) il caos è equo,
e insomma,
per fortuna che c'è l'algebra,
perché se qualcuno riuscirà a sopportare l'ennesimo canestro mancato per un residuo della preistorica pelliccia (l'unica degna di essere ricordata ma non, beh, si capisce, no?) io invece sono a interrogarmi ancora,
su quale domanda sia più adatta per far rispondere in coro
QUARANTADUE !!.!

quindi CONFERMO che vorrei preparare un Jack Set per settembre,
ma se non ci fosse vuol dire che farsi troppe domande (et voilà,
record per uno scopiazzatore compulsivo come il sottoscritto,
DUEcitazioni del Vero Agnelli Nazionale in un singolo post)
è la dieta più naturale che c'è,
ma io che guardo avanti ho fatto provviste,
e ora devo solo capire come si ScavalKa un cancello a chiusura ermetica.

alla Bad Robot in confronto passano settimane e settimane,
quindi se dovessero esserci interruzioni temporanee del generatore spontaneo di cazzate (questa definizione è mia, NON di Gregory Bateson,
ma ormai è ammuffita perché risale a quando il cantante dei radiohead sembrava il genio da seguire,
invece che il pirla da contenere...) Worry Not, Please.

Insomma,
il supermarket è GIA' brevettato,
(cfr: Patel, I padroni del cibo, Feltrinelli Editore
consideratela la bonus track che sul sito della povera ErrePi non trovate nella bibliografia)
quindi potrei finire a fare come la Mamma Orso di Revenant,
e se prima mi davano del Bradipo (Barret,
NON SEI BRILLATO INVANO,
non per noi che ci siamo laureati solo perché qualcuno ci pagava gli studi così che potessimo comprare la DROGA per tenere in piedi l'economia),
SOGNI D'ORO & ROCCHENROLL!o viceversa.

Le uniche stringhe che conosco sono quelle delle scarpe,
il resto è FUFFA non Teoria (Ciao Bill!!!),
e credo di aver fatto abbastanza giravolte da avervi convinto che le vacanze che forse mi sono dimenticato di festeggiare,
[perché non mi sono ancora ripreso dal rapporto kosher+halal,
(e pensare che ci sono ubergnocche che pensano che il 6 possa esistere senza il 9
BOCCIATE,
TUTTE,
SENZA CEPU NE' SETTEMBRE)
rivelato dal "doppio botto" giacobino di cui scrivevo non so quanti giorni fa,
perché non ho ancora smaltito il trauma] beh, urgono.

bom, vado a vedere dove ho dimenticato le chiavi per spegnere il cervello,
e se riesco,
visto che IMMAGINE PUBBLICA CONTROLLATA,
era pensato per avere la scaletta a spirale,
se mi sveglio in tempo,
e il computer non mi spernacchia
(gli darei ragione,
a scanso di equivoci,
ma non voglio spoilerarVi L'Eterna Ghirlanda Brillante quindi taccio la ragione)
magari riesco a trovare una soluzione all'inghippo di chi fa la gibigianna daltonico-stroboscopica.

Insomma,
meglio morire giovani,
o ritrovarsi ad essere Jack Nicholson?

non chiedetelo a me,
per favore,
che son più di due lustri
(INFATTI QUESTO BLOG MI HANNO COSTRETTO AD APRIRLO)
che faccio il gioco del 15 con nemmeno un migliaio di dischi,
quindi se qualche informatico vero,
vuole provare a far saltare gugol dall'interno,
sbrigatevi perché la stringa (as in QUERY which is NOT the same as ROPE) da cui partire
(SE NON DITE in anticipo CHE COPIATE,
che gusto c'è a farlo?
IO RUBO IL GELATO per I BAMBINI,
NON
ai bambini)
è "site:www.blogspot.* [p3tardo]AND[miccia[s/miccetta/micione/BAU/BuH/!/88/1/0/2]"
e se pensate che io abbia scritto qualcosa di lineare,
ricordatevi dell'Isola che non c'è,
al netto della BrExIII-II-III-III-?-T

INSOmmA,
per i n0tt4mbul1,
la terrà non.è.una PALLA,
ma ci si avvicina,
se il vostro orologio,
oltre che bussola,
è anche ELASTICO ;)

in loving memory of all those who came,
##WHEN exactly is NOT OUR place to Question#


EDIT:
ora che ho tappato i buchi,
il testo dovrebbe,
nel peggiore dei casi,
essere criptico invece che delirante,
mi dispiace aver cliccato "pubblica" invece che "salva",
diamo la colpa all'ansia espressiva,
se proprio dobbiamo darne una.

giovedì 14 luglio 2016

Episodio OTTO meno 1

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25 agosto 2016

ho detto tutto,
no?




Episodio II

Immagine Pubblica Controllata
14 LUGLIO 2016

uhm,

mettiamola così:
verrò meno alla parola data.

POTREI benissimo postare la scaletta di oggi,
se riesco a tranquillizzarmi prima che arrivi l'alba,
ma visto che:

tra la giustizia e la mamma,
scelgo la mamma (cit.)

più per empatia con chi sopravvive e se la gode senza reagire,
come faccio quotidianamente io,
che ipocrita rispetto per l'ennesimo quotidiano grappolo di esseri umani,
morti ammazzati alla cazzo,
invece che da Madre Natura,
o Sorella Eutanasia,
ché vattelo a ricordare se era cubano e come si chiamava il tizio che da qualche parte ha detto o scritto "uccidere un uomo per difendere un'Idea, è uccidere un uomo, non è difendere un'idea" (grassetto e maiuscolo MIEI,
come pure la punteggiatura è massacrata dalle mie diaboliche sinapsi,
lui poveraccio non c'entra),
beh,
se avete tenuto duro fino a che un radiofonico vero ha sfumato un radiofonico da b-movie hollywoodiano,
i.e.(=Idem Est) OLOGRAFICO, come Leila in A New Hope ;)
potete scrivere via email.
o posta cartacea,
e se risulterete tra gli abbonati che non hanno mollato al primo colpo (magari per poi ricredersi e tornare,
lo so,
eh!
ma le condizioni le detto io)
quando la barca è sembrata barcollare,
vi mando la copia della scaletta cartacea originale,
appena finisco il JackSet di settembre.

tanto Bad degli U2 era una chiusura fin troppo paracula pure per i miei leggendari standard.
e se volete i podcast musicali vi meritate spotify,
[ebbene sì,
compro ancora dischi,
e mi vergogno della cifra dell'ultimo scontrino]
altro che radioPop!

Fate delle domande! 
(Cristiano VerbaVolant Valli)

ah,
questo post è dedicato a un giovane hipster che potrebbe benissimo chiamarsi Franco Basaglia,
(il nome in effetti era già preso,
ma parafrasando la parte, 
non successivamente censurata, 
dei ringraziamenti in una edizione di Infinite Jest,
la cosa migliore che posso fare per dimostrare la mia gratitudine è non citarlo per nome,
ché tanto a rose by any other name...)
visto lo spirito con cui arriva a fine giornata,
lavorando DOVE LO PAGANO MENO per far parte di una squadra che non è mai al completo perché ci sono più panchinari e allenatori che giocatori veri;
forse solo per la soddisfazione di sentire il suono di un San Paolo gremito* che fa la versione "applauso con una sola mano" della standing ovation,


it's just a moment,
it may last a while.

;)


P.S.
il giorno che chiudo questo blog mi sa che dovrò spiegare come usare google per capire che le mie conduzioni musicali sono praticamente tutte uguali,
riassumibili in una frase che per il momento mi tengo cara nel cuore,

*naturalmente questa metafora calcistica è il remix di una metafora calcistica usata da un'esperto di mitologia greca e del suo rapporto con la sinistra hegeliana,
questo blog ospita solo contenuti riciclati di cui non riesco a capire la data di scadenza,
e il giovane si doveva essere dimenticato di Pirandello,
o che il rocchenroll è la musica fatta per essere suonata da chi alle elementari ha avuto cattivi insegnanti di matematica,
gli altri sanno contare e fanno il blues con 11 battute invece che dodici.

mercoledì 13 luglio 2016

1 tavolo, delle sedie, un pomeriggio soleggiato...

...e forse potrebbe sembrare che io stia per raccontare una barzelletta.
Beh, no,
non oggi,
da qualche parte ce n'è una pronta nel caso dovessi finire nel vorticoso mondo di twitter.

Il titolo è il riassunto degli elementi di scena, e quello che avviene è una conversazione tra due persone non meglio specificate.

[...]
Domanda: "Hai mai letto Il giovane Holden?"
Risposta: "Ah, sì! Quello di Kierkegaard?"
[...]

J.D., come sappiamo,
purtroppo non è più tra noi,
anche se,
saggiamente,
ci aveva preparato con anticipo alla situazione,
ricordandoci ogni singolo giorno che quello che davvero aveva da dire,
lo aveva messo su carta non appena qualcuno era stato abbastanza audace da fornirgliene la possibilità.

Mi piace pensare,
che se avesse potuto sentire questo scambio,
si sarebbe fatto una risata ancora più piena di quella che è saltata fuori a me;
perché,
sì,
io ero lì,
l'ho visto succedere.

Per usare il gergo del cyberspazio: LOL.

p.s.
per la prima volta vorrei che l'interfaccia di blogger fosse un pelino più performante,
ma naturalmente è colpa mia,
o perché non ho imparato a usare wordpress,
o perché scrivo troppe cazzate in un blog il cui unico scopo dovrebbe essere quello di postare le scalette dell'Onda.

venerdì 8 luglio 2016

Episodio I

Immagine Pubblica Controllata
7 luglio 2016


coldplay - yellow

3 colours red - pure / this is my hollywood / nerve gas / nuclear holiday / copper girl

3 colours red - sixty mile smile / sunny in england / alright ma / mental blocks / fit boy + faint girl

3 colours red - halfway up the downs / hateslick / love's cradle / aniseed

radiohead - just
afterhours - dea

fabrizio de andré - il gorilla

martedì 5 luglio 2016

Ma porca Santissima vacca!

che è un modo come un altro per dire,

ERRATA CORRIGE:

contrariamente a quanto annunciato,
visto che ogni tanto qualcuno si diverte a farmi gli scherzi,
(e io naturalmente ci casco sempre!)
la trasmissione estiva andrà in onda IL GIOVEDI,
in tarda sera.

allora,
a scanso di equivoci,
pubblico qui una roba che dovrebbe essere già da un'altra parte del cyberspazio,
e invece...

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IMMAGINE PUBBLICA CONTROLLATA

Mentre 'la storica emittente della sinistra milanese' (cit.) festeggia il suo
quarantennale, una città che diversamente dalla meneghina birichina non ha
coperto con il cemento i propri corsi d'acqua, è piena zeppa di eventi a
commemorazione di un quarantennale altro.

L'anniversario non di un semplice movimento musicale, ma di quello che
fonti informate non esitano a definire uno degli atti artistici più
importanti del XX secolo.

Nella storia sarebbe rimasto con l'etichetta di Punk, originariamente un
insulto, ma insulto che poco poté contro la ferma convinzione di chi ne
fu alfiere, in nome di una dignità presente invece che vaghe promesse di
un glorioso futuro.

E, se come dichiarava il brano più famoso di quell'ondata, 'il futuro non
esiste', allora guardare indietro a quel momento potrebbe anche portare ad
interrogarsi sulla natura del tempo.

Se dovesse capitare, però, data la natura della trasmissione, sarà comunque
(al netto degli imprevisti) attraverso lo strumento delle canzoni.

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Bibliografia minima:
Enrico Brizzi, Bastogne
John Lydon, Rotten
Jon Savage, L'invenzione dei giovani
Alice Miller, Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé
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domenica 3 luglio 2016

Girls and their summer clothes

la parafrasi del Capo faccio fatica a perdonarmela,
ma visto che lui suona,
e gli outsider come il sottoscritto son rimasti fuori grazie ai bagarini robot,
so che devo riuscirci.

seja como for,
i lettori abituali di questo blog,
che al momento in cui scrivo sono ben 14 più di quanti me ne aspettassi,
sanno bene quanto siano importanti per me le Molotov,
e anche perché.

bom,
una molotov di solito è fatta con benzina e stracci;
ecco,
IO SO,
che in giro per il mondo,
ne esiste una che invece è fatta di napalm e pizzo nero,
solo che da brava epicurea fa fede al secondo principio,
e vive nascosta.

se qualcuno dovesse incontrarla,
farà meglio a trattarla bene,
perché la trasmissione di questa estate,
che parte mercoledì sei luglio,
e dura dieci settimane,
non sarebbe MAI esistita senza di lei,
che non è necessariamente una buona ragione,
ma se la trasmissia dovesse fare schifo,
la colpa è mia,
non sua.

sabato 18 giugno 2016

Tra color che son sospesi (cit.)



mentre scrivo queste righe il futuro è come una spada di Damocle che per pigrizia o mancanza di convinzione,
invece che precipitare decapitando,
se ne resta poco sopra,
svolazzando quà e là;
ma è un trucco di bassa prestidigitazione,
il futuro è un cazzo di treno merci col silenziatore,
ma a pieno carico,
che nel caso specifico,
per un discreto numero di persone,
arriverà in stazione in un momento posteriore alle 23:00 di domenica 19 Giugno.

comunque vada sarà un massacro,
ho sentito dire da più parti nella diecina di giorni che precede il sabato che potrei chiamare "oggi",
perché la felicità è un mito fin troppo pubblicizzato,
di reali ci sono solo l'estasi e l'allegria,
o la contentezza
(se preferite e avete quell'inclinazione),
che fenomenologicamente sono tutt'altro.

comunque vada,
apprendo dalla accesa discussione di due colleghi,
ci sono buone probabilità che questa strana gestionale primavera urbanistica,
affondi in uno dei tanti bidoni dimenticatoio,
di quella historia magistra vitae (cit.),
che solo i vincitori e i non schiavi hanno tempo di scrivere,
che è il motivo per cui non credo che il sommo accoltellatore stilnovista avrà da ridire (beh, il fatto che sia morto naturalmente aiuta...) sul mio scroccare il titolo.

Sì, va bene, ma tu da che parte stai?
potrebbe legittimamente chiedere qualcuno,
e la mia risposta sarebbe che,
se davvero "la politica è comunicazione" come afferma uno dei 2 colleghi
(non lo credo,
e mi tocca così osservare che,
probabilmente,
Goebbels sarebbe stato d'accordo con lui),
o anche se così non è,
io sto dalla parte di quelli che non hanno paura di chi,
pensando di avere qualcosa di importante da dire,
non foss'altro che un semplice (ma non banale) "io esisto",
proprio perché importante lo scrive su un muro,
dove lo sguardo arriva anche senza bisogno di antenna o adsl.

lo sguardo di tutti,
interessati e non;
perché se esiste un grado zero della politica,
io credo che sia nell'ammettere che se un testo esiste è perché esiste sempre un contesto,
e una cagatina su un blog non potrà mai rendere conto di tutte le possibili interazioni, permutazioni e altre operazioni con e su i due.


la primavera gestionale di cui sopra,
non stavo bene abbastanza da potermela godere,
ma sapere che era lì fuori,
quasi a portata di mano,
di tanto in tanto qualche brividino l'ha ben provocato!

chi pensa che sia poco,
cosa cazzo ci fa a perder tempo su un blog così inutile,
quando fuori ci sono il sole e la vita?

mercoledì 11 maggio 2016

IN LOVING MEMORY

ho perso uno dei miei angeli custodi. la persona che mi ha accompagnato passo passo lungo la notte più buia della mia vita, quella che mi ha spiegato come si accede ai corridoi invece che solo alle vetrine nel cyberspazio, quella che mi ha dato più di quanto io possa pensare di poter raccontare a parole.

diciamo che quando incontri un Maestro, finisce che te ne accorgi.
infatti per nome l'ho chiamato solo una volta; era pomeriggio, e c'era il sole.

grazie per tutto.

domenica 1 maggio 2016

um sabado a noite...

sabato 30 aprile 2016
conduzione musicale notturna


ministri - non mi conviene puntare in alto

leonard cohen - ain't no cure for love
depeche mode - just can't get enough

franz ferdinand - the fallen
lo stato sociale - piccoli incendiari non crescono
the strokes - chances

the roots - tip the scale
nirvana - lounge act
the clash - the card cheat

patti smith - until the end of the world
the smiths - shoplifters of the world unite

soft cell - numbers
legiao urbana - quase sem querer (da As Quatro Estaçoes Ao Vivo)
massimo volume - robert lowell

metallica - leper messiah
slipknot - left behind

ministri - spingere
los hermanos - sem ter voce
radiohead - street spirit

radiohead - separator (da Live from The Basement)
r.e.m. - sitting still

david crosby - set that baggage down
nina zilli - lei dice
billie holiday - nice work if you can get it

brian wilson - someone to watch over me
damien rice - colour me in

le luci della centrale elettrica - questo scontro tranquillo
queens of the stone age - smooth saling

elvis costello & the roots - she might be a grenade
ira! - chorando no campo

afterhours - la gente sta male
roberto vecchioni - luci a san siro

ministri - io sono fatto di neve


martedì 29 marzo 2016

Mix per Jack

29 marzo 2016
Sex Drugs & Rock'n'Roll


the clash - london calling
bruce springsteen & the e street band - no surrender
ira! - bebendo vinho
planet hemp - mantenha o respeito
travis - baby one more time
ivete sangalo - canibal
franz ferdinand - no you girls
depeche mode - master & servant


Il trio sesso, droga e rock'n'roll costituisce un interessante insieme, che richiederebbe ore per capire se essere classificato come topos o semplice luogo comune. 
Aderirgli musicalmente con una scaletta richiederebbe molto più tempo di quanto, mannaggia al buon facchini, non offra la mezz'oretta di un jackset, quindi la cosa più semplice è giustificare le esclusioni, procedendo in ordine inverso:
Niente mick jagger a dire "è solo rock'n'roll ma mi piace", perché il rock è significativo e importante, quindi Giovanni lo Strimpellatore ci ricorderà che le finte manie commerciali lasciano il tempo che trovano, e già che ci siamo, chiariamo una volta per tutte, forse con dispiacere dei geologi all'ascolto, che le rocce non c'entrano niente. "to rock" in inglese vuol dire cullare quindi a volerlo tradurre sarebbe probabilmente un "dondolo e rotolo"; che poi rispetto agli anni di "guarda come dondolo" sia diventato spesso molto rabbioso e distorto dev'essere un segno dei tempi che viviamo.
In tema di droga non troverete né cocaina né eroina, la prima perché il processo per fabbricarla fa orrore anche a chi di chimica non capisce una mazza e perché alla fine è come un fortissimo caffè che rende molto ciarlieri e proni a deliri di onnipotenza, quindi alle fanciulle non serve mentre ai maschietti di solito, come spiega Saviano in ZeroZeroZero, sfascia il pisello, quindi ascoltatrici e ascoltatori, statene alla larga, e quei tanti che sono costretti ad usarla per arrivare vivi alla fine del turno di lavoro probabilmente dovrebbero mettere più pepe al culo ai loro sindacalisti. se proprio siete curiosi andate sulle montagne sudamericane dove cresce la pianta e masticatene qualche foglia. passerete quasi sicuramente una o due notti senza praticamente chiudere occhio quindi portatevi dietro l'anima gemella e non sarà tempo sprecato. l'eroina invece, che da dopo gli anni '80 sembra non meritare più gli onori della cronaca malgrado continui ad essere assai diffusa, mi sta antipatica perché se non fosse per lei, oltre al mio amico Maddeus e a Jimi Hendrix forse oggi sarebbe ancora vivo anche Kurt Cobain. tenetela da parte per quando, dovendo in caso di sfortuna desiderare l'eutanasia, potrete risparmiare le migliaia di euro necessarie per andare in uno dei paesi che la praticano semplicemente scendendo in piazzetta e comprando un paio di dosi per salutare questa valle di lacrime con un bel botto di paradiso.
lsd e mdma restano un'ottima guida verso una più profonda comprensione del mondo e delle emozioni, il primo esige un buon maestro oltre che la giusta compagnia e un luogo in mezzo alla natura, mentre la seconda obbliga a bere tanta, ma tanta acqua se non volete fare la fine di un motore a scoppio con il radiatore fuori uso, quindi occhio, son robe toste. in inglese i distillati sono noti come spirits, probabilmente perché se ci esagerate vi ritroverete nella stessa situazione dei posseduti e malgrado l'esperienza diretta, e ripetuta, ad anni di distanza non ho ancora capito se sia una cosa positiva o negativa.
Arriviamo infine al sesso, quello che i lavoratori della canzone chiamano amore, come ci ricorda di tanto in tanto Leonard Cohen, essendo la distinzione obsoleta quanto quella tra res cogitans e res extensa, e perché dopo che avete conosciuto una persona nel senso più antico della parola, potreste anche perderla per strada, ma serberete per sempre con voi quello che avrete imparato con gesti forti delicati e sudaticci. il povero Simon Le Bon che dice "la gente può etichettarla come storia di una notte sola, noi possiamo chiamarlo paradiso" non è riuscito ad entrare in scaletta, ma questo perché ho ritenuto obbligatorio strizzare l'occhio alle sessualità extra-parlamentari con il classico anni 80' che è stato uno dei primi brani di largo consumo a pubblicizzare il magico mondo fatato del BDSM, e perché dei tre temi è sicuramente quello più rappresentato in scaletta, probabilmente perché chi l'ha redatta è un romantico spiantato e molto fuori tempo massimo.

domenica 27 marzo 2016

domingo

domenica 27 marzo 2016
conduzione musicale serale


19:00-19:30

los hermanos - pierrot

iron maiden - empire of the clouds

led zeppelin - rock and roll

19:45-21:00

F.F.S. - dictator's son

extreme - more than words
jeff buckley - hallelujah
ben harper - sexual healing (da Live from Mars)

inner circle - sweat
lauryn hill - doo-wop
gloria gaynor - all I need is your sweet loving
beth orton - I wish I never saw the sunrise

billie holiday - they can't take that away from me
the smiths - half a person
the clash - lover's rock
abba - super trooper

legiao urbana - pais e filhos (da As Quatro Estaçoes Ao Vivo)

venerdì 25 marzo 2016

(vener)di notte...

25 marzo 2016
conduzione musicale notturna


dionysos - song for jedi (da Whatever the Weather Live Electrique)
blondie - picture this
os paralamas do sucesso - uma brasileira (da Uns Dias ao Vivo)

lo stato sociale - senza macchine che vadano a fuoco
david bowie - dancing out in space
soft cell - kitchen sink drama

editors - honesty
tom waits - the soul of a man (da God Don't Never Change)

edoardo bennato - tempo sprecato
cassia eller - por enquanto
nick drake - pink moon

massive attack - weather storm
wilco - side with the seeds

four tops - the fool on the hill
jimi hendrix - one rainy wish
radiohead - knives out

ministri - cronometrare la polvere
led zeppelin - the song remains the same

metallica - the thing that should not be
ira - no universo dos seus olhos
the rolling stones - wild horses

afterhours - padania
damien rice - the greatest bastard

damien rice - amie
los hermanos - descoberta
verve - love is noise

legiao urbana - indios (da As Quatro Estaçoes Ao Vivo)




mercoledì 9 marzo 2016

Mix per Jack

Mix per ricordare il trentennale della pubblicazione di Master of Puppets

un minuto e spiccioli di spazio non è abbastanza per affrontare la Legge del Terzo Disco, quindi per parlare di Master of Puppets diciamo che non sapremo mai se nello scrivere e registrare il loro capolavoro assoluto i Metallica abbiano peccato di Hybris, ma la storia ci dice che furono presto vittime della Nemesis che ad esso si associa, prima con la tragica perdita di Cliff Burton, non solo il bassista ma anche quello dei quattro con la maggiore preparazione classica a livello musicale, per proseguire poi con la creazione di una profonda frattura tra i fan:
da un lato quelli che sono sempre rimasti fedeli ed appassionati all'epica macchina per motivetti pesanti e ben pestati che i Metallica continuano ad essere dopo più di trent'anni di carriera
e dall'altro quelli che un paio di dischi dopo, più o meno in contemporanea con il loro disco eponimo, il primo che contenesse principalmente canzonette invece che composizioni in più movimenti, proseguendo poi con la fase che li avrebbe visti pestare un po' meno e volgere lo sguardo indietro allo stile dei gruppi da cui avevano imparato la grammatica fondamentale, prima di, con il nuovo millennio, affrontare di petto i loro demoni interiori più profondi in un difficilissimo disco senza neanche un assolo di chitarra, per poi riprendere il proprio cammino della maturità con il successivo
Death Magnetic, i Metallica hanno iniziato a non sopportarli più.
chi ha selezionato per voi la scaletta di oggi confessa senza problemi di appartenere al primo gruppo, perché oltre ad essere in quanto
Alfieri del Trash Metal, tra i gruppi che hanno mantenuto la purità sonora in un decennio dove alla rivincita delle politiche più reazionare si accompagnava musicalmente un quasi predominio di suoni patinati e sintetici per quel che riguarda la cosiddetta musica mainstream, con Master of Puppets oltre che definire meglio di chiunque altro il canone di quella corrente musicale i Metallica hanno realizzato anche quello che probabilmente resterà come il disco più famoso nella storia dell'Heavy Metal, espressione questa, metallo pesante, che è doveroso ricordare apparì per la prima volta nella recensione di un giornalista britannico di un esebizione dal vivo del compositore della piovosa Seattle noto all'anagrafe come James Marshall Hendrix.

metallica - battery
jimi hendrix - castles made of sand
metallica - the unforgiven
led zeppelin - communication breakdown
metallica - nothing else matters (da S&M)
metallica - whiskey in the jar (Thin Lizzy cover)
the beatles - helter skelter

lunedì 7 marzo 2016

Non è chi non veda...

dopo quattromila e passa anni,
ci si dovrebbe rendere conto che il patriarcato fa acqua da tutte le parti.
per lungo tempo il graffito documentato qui sotto mi ha sempre rallegrato il tragitto tra lavoro e casa,
ora non c'è più, non perché sia passato di moda il messaggio ma perché di tanto in tanto qualcuno i muri li ridisegna.




un giorno arriverà in cui l'8 marzo non ci sarà più bisogno di scendere in piazza,
e le cose saranno tornate a seguire il ritmo e l'indirizzo di Madre Natura,
a meno che,
certo,
noi scimmie megalomani non si riesca prima ad autoestinguerci,
non si può mai sapere...


domenica 21 febbraio 2016

Fenomenologia (in 4/4) di un Desiderio

Ti voglio (I Want You)

Il becchino colpevole sospira,
il solitario suonatore di organetto piange,
i sassofoni d'argento dicono che ti dovrei rifiutare.
Le campane spezzate e gli ottoni consumati
mi soffiano in viso con disprezzo,
ma non è così,
non sono nato per perderti.
Ti voglio, ti voglio
ti voglio così tanto,
tesoro, ti voglio.

Il politico ubriaco saltella
per le strade lungo cui le madri piangono
e i salvatori dal pisolino facile
ti aspettano.
E io aspetto che loro interrompano,
il mio bere dalla mia tazza rotta
e mi chiedano
di aprire il cancello per te.
Ti voglio, ti voglio
ti voglio così tanto,
tesoro, ti voglio.

Adesso tutti i miei padri sono andati a fondo,
sono stati senza il vero amore.
Ma tutte le loro figlie mi disprezzano
perché io non ci penso.

Beh, me ne torno dalla Regina di Picche
e parlo con la mia cameriera.
Lei sa che non ho paura
di guardarla.
Lei è buona con me
e non c'è niente che le sfugga.
Lei sa dove vorrei essere
ma non importa.
Ti voglio, ti voglio
ti voglio così tanto,
tesoro, ti voglio.

Mentre il tuo bimbo ballerino con la sua giacca cinese,
mi ha rivolto la parola, io gli ho rubato il flauto.
No, non sono stato molto gentile con lui,
vero?
Ma l'ho fatto, però, perché ha mentito
perché ti ha portato a fare un giro
e perché il tempo era dalla sua parte
e perché io,
ti voglio, ti voglio,
ti voglio così tanto,
tesoro, ti voglio.


parole di Bob Dylan, da Blonde on Blonde (1966)
traduzione mia, riproducibile solo a scopo non commerciale e a patto di indicare la fonte. se poi farete altrimenti è difficile ch'io lo venga a sapere, ma lo saprete voi, sapendo che è sbagliato, e, forse, tanto basterà. 

venerdì 19 febbraio 2016

la rivolta dei robot ;)

giovedì 18 febbraio 2016
conduzione musicale notturna


pink floyd - if
luigi tenco - lontano lontano
bruce springsteen - indipendence day

radiohead - you and whose army
massive attack - better things

gipsy kings - hotel california
lo stato sociale - te per canzone una scritto ho

david bowie - love is lost
rem - leave

wilco - please be patient with me
the rolling stones - undercover of the night

the cure - disintegration


con un grosso mi dispiace a tutti per i mancati saluti, ma la colpa è di HAL 9000 che mi ha cacciato anzitempo dalla diretta; stiamo lavorando perché la cosa non si ripeta.

mercoledì 17 febbraio 2016

Mix per Jack

17 febbraio 2016
Mix per il concerto all'Alcatraz degli Skunk Anansie


skunk anansie - hedonism (just because you feel good)
nirvana - lithium
the breeders - when I was a painter
skunk anansie - twisted
rage against the machine - bullet in the head
sleater kinney - price tag
skunk anansie - that sinking feeling


I saggi dicono che il tempo regala la giusta prospettiva.
eppure a distanza di circa un ventennio resta difficile, per chi l'ha vissuta, dire se la resurrezione avvenuta in quegli anni novanta del secolo scorso di un certo tipo di rock onesto terreno e sanguigno sia stata solo un'illusione o abbia lasciato dei frutti duraturi, riportando alla mente quella domanda molto ben posta se un sogno che non si avvera sia una bugia, o qualcosa di peggio.
probabilmente l'unico gruppo a non aver mai tirato nemmeno temporaneamente i remi in barca, tra quelli che cercavano di lanciare un messaggio di rivolta da dentro gli ingranaggi del grosso sistema musicale, sono i Pearl Jam, mentre tutti gli altri presenti ancora oggi sulla scena hanno almeno per un breve intervallo interrotto le attività prima di riunirsi per ragioni più o meno giustificate. 
È il caso degli Skunk Anansie di cui oggi presentiamo l'esibizione milanese a sostegno del recentissimo Anarchytecture, rimasti fermi per più di un lustro mentre Skin, la cantante dagli inconfondibili occhi spiritati, che fin dagli inizi, in un periodo, ricordiamocelo, in cui fare qualcosa del genere era ancora meno facile di quanto non lo sia oggi,  sbandierava senza problemi la propria omosessualità, tentava una buona ma non indimenticabile carriera solista.
Fin dagli inizi l'Italia è stato uno dei paesi in cui il quartetto britannico ha riscosso maggior successo e quindi probabilmente non tutti i fan della prima ora avranno digerito facilmente la partecipazione della cantante all'orrendo carrozzone chiamato X Factor, ma per chi riesce a dimenticare questo particolare va detto che da quando sono ripartiti nel 2009 gli Anansie hanno pubblicato con un ritmo degno della prima parte di carriera tre LP senza nessun particolare tentativo di rifarsi il trucco, ma mantenendo anzi tutte le sonorità e gli equilibri della prima parte di carriera.
Quindi, chissà, forse quegli anni novanta non sono passati invano e, soprattutto, come scriveva Virgilio nell'Eneide: "forse persino di questi avvenimenti un giorno la memoria ci sarà gradita."

sabato 13 febbraio 2016

è un giochino che facciamo ogni volta...

...io e le mie varie webmail,
che al momento dell'autenticazione propongono il biscottino senza data di scadenza,
e ogni volta ti tocca dirgli no grazie, tre click per farlo, due per tornare alla parte importante del dire chi sei per poter controllare la posta.
sono sicuro che là fuori c'è un sacco di gente che fa lo stesso.
spero.

domenica 31 gennaio 2016

um sabado a noite

sabato 30 gennaio 2016
conduzione musicale notturna


ministri - io sono fatto di neve

lo stato sociale - in due è amore in tre è una festa
david bowie - life on mars

nirvana - the man who sold the world (da Unplugged in NY)
david bowie - blackstar

david bowie - sue (or in the season of crime)
kula shaker - smart dogs
deep purple - black night (da Made in Japan)

manic street preachers - black square
ffs - so desu ne
jackson browne - late for the sky

damien rice - the box
adele - all I ask

ministri - idioti
metallica - damage inc.

queens of the stone age - kalopsia
pato fu - o filho predileto de raijneesh
the national - fireproof

cat stevens - sad lisa
the notwist - solitaire

the notwist - pick up the phone
massive attack - paradise circus
radiohead - where I end and you begin

the smiths - shoplifters of the world unite
legiao urbana - indios

nick drake - cello song
w.a. mozart - concerto per pianoforte 21, andante
jeff tweedy - simple twist of fate (da I'm not there OST)

rem - electrolite
feist - islands in the stream

ministri - il giorno che riprovo a prendermi

lunedì 11 gennaio 2016

time is contagious, everybody's getting old (cit.)

e quindi sembra che mentre con amici
festeggiavo l'abbandono di questo piano d'esistenza
da parte del mio sé [omissis]enne
il ragazzo delle stelle faceva la stessa cosa
e ci lasciava per sempre.

sarà un grosso vuoto;
adesso accendo la pipa
caricata in suo onore,
e mi ascolto in cuffia le sue ultime 7 creature.

venerdì 1 gennaio 2016

(vener)di pomeriggio...

1 gennaio 2016
conduzione musicale 16:00-17:30



ministri - macchine sportive

ministri - sabotaggi
amy winehouse - you sent me flying

television - guiding light
the notwist - gloomy planets
the smashing pumpkins - disarm

nirvana - on a plain (da Unplugged in NY)
neil young - don't cry no tears

damien rice - colour me in
los hermanos - dois barcos
os paralamas do sucesso - oculos

skank - tao seu (da MTV Ao Vivo)
pato fu - anormal
legiao urbana - quando o sol bater na janela do teu quarto

oasis - go let it out
maximo park - books from boxes

ffs - collaborations don't work