sabato 26 aprile 2014

Esse est Percipi

DEDICATO 
A TUTTI QUELLI CHE 
SENZA SE E SENZA MA
OFFRONO RIFUGIO E CIBO CALDO 
AGLI SQUINTERNATI DEL TERZO SASSO DAL SOLE

 


succede che, come per molte altre (though not necessarily the ones whoever reads this will think of; everyone is different that way) cose, davanti a un fortepiano Rhodes è opportuno tenere il capo debitamente chino.





ah, prima che qualcuno pensi che il fotografo (when making a living out of playing KV, BWV and that kind of stuff I believe one simply can't be) è una capra, l'effetto 'ditata unta' arriva dalla post-produzione; ed esplicita perché prima di poggiare le chiappe sullo sgabello mi fossi voluto lavare le mani in.a.sine.qua.non.stailia, divertendo per questo i proprietari della piccola magione. 
fazer o que.... eu sou palhaço.

p.s.
La frase che dà il titolo al post (i cui echi sono stati campionati di recente dal bruce lee delle sinapsi) è di un filosofo di nome Berkeley; da non confondere con l'omonima università (quella tra le altre cose famosa per aver contribuito a suo tempo al riconoscimento del valore epistemologico dell'LSD) che prende il nome dal paese della California in cui è sita, mentre George era irlandese proprio come Paul Hewson, quel cantante (ricordate? "è troppo tardi, stanotte, per rinvangare il passato, etc,etc...", da Achtung Baby, 1991) che se nel 2014 sa essere grande solo a tratti è anche perché costretto in qualche modo ad incarnare la prova del fatto che storicamente il cattolicesimo ha causato più danni della grandine.
La ragione per cui è scelta come titolo non è divulgabile poiché collaterale ad ambiti che non mi competono, ma si riduce in pratica al fatto che sul lavoro una collega ha di me un'opinione più alta di quanto non dovrebbe; which might just be the only kind of mistake that can give consequences whose taste is sweet.

lunedì 21 aprile 2014

giorno 111

lunedì 21 aprile 2014
conduzione musicale pomeridiana


massive attack - angel

arcade fire - joan of arc
eliades ochoa - all along the watchtower (da From Another World)

bob dylan - if you see her say hello
arcade fire - my body is a cage

radiohead - karma police
black sabbath - damaged soul

the cure - one hundred years
manic street preachers - 30 year war

vintage violence - i funerali
ministri - una palude
le luci della centrale elettrica - i destini generali

muse - guiding light
legiao urbana - sete cidades

legiao urbana - mauricio
paul mc cartney - queenie eye
rodrigo amarante - mon nom

dente - fatti viva
los hermanos - a flor

paralamas do sucesso - uma brasileira

mercoledì 16 aprile 2014

La tristezza è infinita, la felicità finisce sempre*

La corona dell'Amore (The Crown of Love)

Dicono che se non glielo impedisci svanisce
L'amore fu creato per essere dimenticato
Ho inciso il tuo nome lungo le mie palpebre
Tu preghi per la pioggia, io prego per non vedere più

Se ancora mi desideri, ti prego perdonami
La corona dell'amore è caduta dal mio capo
Se ancora mi desideri, ti prego perdonami
Perché la scintilla non è dentro di me

L'ho soffocata prima che mia madre entrasse in camera mia

L'unica cosa che continui a cambiare è il tuo nome
il mio amore continua a crescere
sempre uguale, proprio come un cancro
e tu che non mi vuoi dare una risposta chiara

Se ancora mi desideri, ti prego perdonami
La corona dell'amore è caduta dal mio capo
Se ancora mi desideri, ti prego perdonami
Perché le tue mani non sono sopra di me.

Le ho scrollate via prima che mia madre entrasse in camera mia

I dolori dell'amore, e non fanno che crescere
Dentro il mio cuore stanno spuntando dei fiori
Sulla tomba del nostro antico amore
Da quando mi hai dato una risposta chiara.

Se ancora mi desideri, ti prego perdonami
La corona dell'amore non è sul mio capo
Se ancora mi desideri, ti prego perdonami
Perché questa corona, non è dentro di me
non è dentro di me, non è dentro di me

Devi essere tu quella giusta, devi essere tu il modo
Il tuo nome è l'unica parola che riesco a pronunciare
Devi essere tu quella giusta, devi essere tu il modo
Il tuo nome è l'unica parola, l'unica parola che riesco a pronunciare!
L'unica parola che riesco a pronunciare!

parole degli Arcade Fire, da Funeral (2006)
traduzione mia, riproducibile solo a scopo non commerciale e a patto di indicare la fonte. se poi farete altrimenti è difficile ch'io lo venga a sapere, ma lo saprete voi, sapendo che è sbagliato, e, forse, tanto basterà.





p.s.
Insomma, com'è, come non è, per la serie che ormai dovremmo averlo capito, gira e rigira anche le storie con gli inizi più sfavillanti , se tutto va per il meglio, si risolvono al massimo nell'ennesima Vacca Gravida. E si può solo sperare che chi è in grado ne gioisca.


*cfr: Joao Gilberto, A Felicidade

mercoledì 9 aprile 2014

minima dose necessaria di caffeina

Beetlebum
mercoledì 9 aprile 2014


--15:00-15:30
arcade fire - the crown of love
le luci della centrale elettrica - ti vendi bene
ministri - i giorni che restano

los hermanos - casa pre-fabricada
placebo - loud like love

smashing pumpkins - to forgive

--15:35-16:30
pearl jam - black
afterhours - riprendere berlino
radiohead - fog

vintage violence - capiscimi
nirvana - sliver
neil young - hey hey my my (into the black)

beth orton - I wish I never saw the sunrise
bob dylan - shelter from the storm
ira! - sentado a beira do caminho
the cure - boys don't cry

the rolling stones - wild horses

lunedì 7 aprile 2014

"E lasciano noi lì a galleggiare, a cercare un modo per andare a fondo" (cit.)



Nel ventennale di una sconfitta (combinazione dei punti 17 & 1 della tabella* qui sopra) che ancora me la ricordo, e credo di non essere nemmeno il solo, un'amica che senza mescolarsi troppo lo presidia mi fa notare come su feisbuk non ci sia stato poi troppo chiacchiericcio a riguardo.

Le rispondo che delle due celebri scuole di pensiero, Essere da un lato, Apparire dall'altro, mentre FB mi sembra essere chiaramente iscritto alla seconda, il gruppo capitanato dal Paolino Paperino del Dondolo&Rotolo, gruppo noto con il nome di NIRVANA, era palesemente e innegabilmente** dalla prima.
Mi astengo dall'aggiungere che le due scuole bisticciano tra loro in una maniera ben precisa; che è meno vicina, chessò, a un derby di pallone (uno perde e gli altri festeggiano; e feisbuk allora sarebbe dovuto ebollire che manco certi pozzi vulcanici in mezzo ai ghiacci) ed è invece più prossima, per esempio, a come si fronteggiarono (Toh! un'altro ventennale!) Hutu e Tutsi. Mi astengo perché sennò mi sarebbe sicuramente sfuggito di bocca che FB è la squadra con i coltellacci lunghi un avambraccio, e quelli di Team Sisifo guarda caso sono i massacrati.

All'epoca, ricordo che il tutto (by which I mean il giocatore che appende la vita al chiodo) fu chiuso con la frase "it's better to burn out than to fade away" una citazione di nonno Neil, che se ho ben capito ne parla esplicitamente nell'autobiografia Waging Heavy Peace (pubblicata in italiano da Feltrinelli con il titolo Hippie Dream), cui ci sarà (spero, tenete incrociate le dita) modo di dedicare una porzione d'Estate.

La diversa citazione, con identica provenienza, che credo più appropriata a chiudere questo post recita:


"We are only what we feel"




P.S.
Hey, Zuckerbeeergggg..... PRRRRRRRRR!!!!




*fonte The Archive, sito tedesco sconsigliatissimo alle persone impressionabili perché oltre a quintalate di donne nude e tonnellate di buffonate (alcune delle quali sublimi) ci si trovano occasionalmente delle cose disgustose (nel senso di truculente e/o vomitevoli) e il tutto è mescolato insieme in una sorta di brodo primordiale senza capo né coda.

**nel 1991 una canzone del terzetto non diceva forse "Rather be dead than cool"? Per triste che sia, di fronte a chi non è fatto di parole prive di conseguenza (quelle che i brasiliani chiamano papo furado) secondo me bisogna togliersi il cappello.
E se ancora dubitaste che Cobain sarebbe stato restio a una vetrina come feisbuk, pensate a quando (stesso disco) cantava "just because you're paranoid, doesn't mean they're not after you", vent'anni abbondanti prima che Edgar Snowden si confidasse con The Guardian.

venerdì 4 aprile 2014