mercoledì 9 marzo 2016

Mix per Jack

Mix per ricordare il trentennale della pubblicazione di Master of Puppets

un minuto e spiccioli di spazio non è abbastanza per affrontare la Legge del Terzo Disco, quindi per parlare di Master of Puppets diciamo che non sapremo mai se nello scrivere e registrare il loro capolavoro assoluto i Metallica abbiano peccato di Hybris, ma la storia ci dice che furono presto vittime della Nemesis che ad esso si associa, prima con la tragica perdita di Cliff Burton, non solo il bassista ma anche quello dei quattro con la maggiore preparazione classica a livello musicale, per proseguire poi con la creazione di una profonda frattura tra i fan:
da un lato quelli che sono sempre rimasti fedeli ed appassionati all'epica macchina per motivetti pesanti e ben pestati che i Metallica continuano ad essere dopo più di trent'anni di carriera
e dall'altro quelli che un paio di dischi dopo, più o meno in contemporanea con il loro disco eponimo, il primo che contenesse principalmente canzonette invece che composizioni in più movimenti, proseguendo poi con la fase che li avrebbe visti pestare un po' meno e volgere lo sguardo indietro allo stile dei gruppi da cui avevano imparato la grammatica fondamentale, prima di, con il nuovo millennio, affrontare di petto i loro demoni interiori più profondi in un difficilissimo disco senza neanche un assolo di chitarra, per poi riprendere il proprio cammino della maturità con il successivo
Death Magnetic, i Metallica hanno iniziato a non sopportarli più.
chi ha selezionato per voi la scaletta di oggi confessa senza problemi di appartenere al primo gruppo, perché oltre ad essere in quanto
Alfieri del Trash Metal, tra i gruppi che hanno mantenuto la purità sonora in un decennio dove alla rivincita delle politiche più reazionare si accompagnava musicalmente un quasi predominio di suoni patinati e sintetici per quel che riguarda la cosiddetta musica mainstream, con Master of Puppets oltre che definire meglio di chiunque altro il canone di quella corrente musicale i Metallica hanno realizzato anche quello che probabilmente resterà come il disco più famoso nella storia dell'Heavy Metal, espressione questa, metallo pesante, che è doveroso ricordare apparì per la prima volta nella recensione di un giornalista britannico di un esebizione dal vivo del compositore della piovosa Seattle noto all'anagrafe come James Marshall Hendrix.

metallica - battery
jimi hendrix - castles made of sand
metallica - the unforgiven
led zeppelin - communication breakdown
metallica - nothing else matters (da S&M)
metallica - whiskey in the jar (Thin Lizzy cover)
the beatles - helter skelter

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