domenica 5 febbraio 2017

in pratica sarebbe come chiamare "Rotondo" un Cerchio. sbaglio?

questa è dedicata,
a un ragazzo di coraggio,
e alla scommessa che sono contento di aver perso con me stesso la scorsa estate,
proprio grazie al giovanotto scapestrato che condivide il nome con il nostro adorato Leopardinho.



[...] Ma può capitare spesso di essere in dubbio sull'effetto che una parola o una frase possono avere, e allora servono delle regole su cui potersi basare quando l'istinto viene meno. credo che quelle che seguono coprano la maggior parte dei casi:

i. Non usare mai una metafora, analogo di metafora, o altra figura retorica che siete abituati a vedere stampata
ii. mai usare una parola lunga, se ne esiste una equivalente corta
iii. se è possibile lasciar fuori una parola, lasciala fuori sempre
iv. non usare mai il modo passivo se puoi usare il modo attivo
v. non usare mai una frase straniera, una parola scientifica o gergale se puoi pensare a un equivalente nel parlato quotidiano
vi. prima di dire una qualunque cosa palesemente barbara, vieni meno a una delle regole precedenti

Queste regole possono sembrare elementari, e in effetti lo sono, ma esse richiedono un profondo cambiamento di attitudine in chiunque si sia abituato allo stile di scrittura che va per la maggiore in questi tempi. [...]


da Politics and the English Language, George Orwell, Aprile 1946


spero che Giorgino non me ne voglia (l'ho fatta praticamente in trad-à-vue!) il libro (Essays,che,
a scanso di equivoci,
ancora non ho letto)
è un Penguin,
ma sono sicuro che da qualche parte si trova anche una versione italiana.

non mi ricordo mai se di cognome faceva Montecchi o Capuleti,
ma è risaputo,
credo che il politically correct e la buona creanza siano due cose diverse.

insomma,
Io Voto Giulietta!


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