ricordo con estrema chiarezza (c'è qualcosa in me, che non lo sia, estremo?) l'effetto che mi fece quel primo tentativo assaggio. non era per interesse preciso ma per lavoro, doloroso ma invidiabile, il classico vecchio trucco di separare il grano dal loglio, e o se ce ne sarebbe stato, avrebbero poi dimostrato i fatti, di grano da salvare, nel senso del vegetale, non in quello milanesissimo del denaro, che comunque era presente a mia insaputa come elemento.
pensai
"hmm, questi sembrano i [omissis1] alle chitarre con i [omissis2] alla sezione ritmica, sono sgamati"
e quindi contrariamente alla gestione previa mi vedevo obbligato a dare loro una chance, proprio per vedere se fossero solo degli sgamati, o se invece come sospettavo ma non potevo sapere per certo (ah, quanto è punk l'epistemologia...) ci fosse davvero della sostanza da preservare o accudire alla Bene & Meglio (lo stile dell'ingombrante ma importante committente) fino a che non sopravvenisse un qualche protettore certificato o anche solo più blasonato di quella armata brancaleone dove mi ero lasciato includere per un misto di carrierismo e spirito edonista applicato all'ascolto musicale privo di garanzia di qualità.
come da regolamento il cd conteneva solo due canzoni, non c'erano lustrini ne paillettes, ma un sorriso ammiccante quello sì, palese abbastanza da giustificare l'esclusione automatica da parte di chi, ancora in giuria, fino a un paio di stagioni prima aveva in carico quel primo lavoro di grande setaccio.
non era e credo che tutt'ora non sia snobismo quello di quel qualcuno, più un sopravvivente idealismo di matrice teutonica, o post platonica, o post illuminista, se vogliamo usare queste quattro lettere che all'epoca (inizio della seconda metà degli anni duemila, i cosiddetti noughties, che in barba al nomignolo hanno portato molto più che niente all'insieme del bordello planetario) non venivano così facilmente anteposte Dantonianamente alla parola (fin troppo ingombrante e spigolosa) Verità.
ma non ero e non sono quel qualcuno, e quel che sentivo mi costrinse a dargliela una chance, rischiando di essere sonoramente spernacchiato dai 3 compagni di scorribande nell'iperspazio a benzina (il bello di non avere la patente è che non ci si trova mai in automobile da soli come il cagnolino abbandonato a guaire nel sol leone) ma tanto a mia insaputa l'Autelitano aveva già cantato a squarciagola "Lascia che ridano di me", lo avrei scoperto di lì a poco proprio in virtù di quella semplice scelta, una delle poche cose sensate di cui vado fiero tra le tante (cose, non cose sensate) fatte in questa vita. c'era lì dentro qualcosa che meritava di venire alla luce di riflettori veri, e davvero non potevo essere io a frappormi come ostacolo in quel cammino. quindi dentro il gruppo dei semifinalisti e non degli scartati, il resto compreso aneddoto di come fu proprio uno dei 3 musicisti a consegnarmi copia di quell'esordio fulminante esula dall'argomento di queste righe, quindi avanti veloce fino ai dintorni dello scoccare del primo decennio del secolo XXI dell'era cristiana che continua a voler estendere il proprio dominio temporale manco fosse un dittatore africano.
nel frattempo ci sono stati il palco principale di uno storico festival e l'arrivo di un nome di peso in calce a un contratto che per fortuna di tutti i ragazzi decisero di firmare, non senza remore come hanno avuto modo di raccontare nel diario di navigazione che tengono sull'Internet, ed un secondo album ca-po-la-vo-ro che dovetti copiare su cassetta per la mamma perché Volevo assolutamente che lo sentisse anche lei, che sapesse che c'è ancora gente che non ha paura di guardare in faccia la realtà per quella che è, e a quel punto non potendola cambiare sceglie almeno di raccontarla. e con grandi chitarre e persino un accenno di tastiera ne Il futuro è una trappola. che disco, Tempi Bui, senza dimenticare che quella Diritto al Tetto che appartiene alla categoria "canzoni che ti arrivano una volta sola nella vita" era, per soddisfare l'esigenza artistica, stata anticipata da un singolone farcito da altre tre canzoni che sarebbero poi invece finite definitivamente nella ristampa del primo album che, essendo stato una cosa registrata in maniera professionalissima dal fonico di buon cuore che gestisce un combo sala prove / studio di registrazione battezzato Fabbrica del Rumore esisteva solo in millecinquecento copie.
ma il momento di cui parlo è invece quello del terzo disco, quello che una regola non scritta che ho menzionato altrove (cfr: Lo Straniero, anno 2004, articolo sui Radiohead) sancisce essere spesso un disco epocale. per come è andata nessuno credo si è speso in lodi sperticate di Fuori, nessuno ha gridato al capolavoro tranne forse io che non faccio testo perché è da quando li seguo che non riesco a trovarli che migliorati ogni volta che incrocio qualcosa di loro, sia dal vivo che su disco, ma anzi da più parti ho sentito arrivare le lamentele dei bambini impauriti che imitano gli adulti antipatici.
"si sono venduti", "hanno mollato il colpo", "è un disco moscio" o anche la migliore, quella "non sono più un gruppo punk" che tralascia il notevole fatto che NON lo sono MAI stati, perché il suono primordiale degli Stooges lo conoscono sicuramente a menadito ma non basta questo a fare di te un punk se poi il disco di esordio lo apri con una canzone palesemente ordinata in tre movimenti che forse c'è pure mancato poco che non avesse nemmeno un ritornello propriamente inteso; insomma barba incolta e sudore li trovate anche nella foto sul retro di The Wild The Innocent and the E Street Shuffle per non parlare del periodo di Ummagumma degli ormai leggendari maialotti rosa.
ecco, a me, lì, sono sinceramente e sonoramente girate le palle. l'accenno di tasti del secondo LP aveva lasciato il posto alle bellissime parti di canzoni come La Petroliera o Vorrei vederti soffrire, il grande Esposito si era allargato anche al parzialmente sintetico (o almeno così direbbero le mie orecchie di ignorante totale su molte delle raffinatezze che si possono costruire in uno studio, essendo rimasto fermo alla schitarrata da spiaggia delle trecce bionde e rosse guance così tipiche di una fase della vita talmente buia che qui non voglio nemmeno nominarla) e in alcune canzoni c'erano degli strumenti che non ero minimamente in grado di nominare. una buona porzione dei fan della prima ora lo prendeva per un Kid A qualunque, e storceva il naso, mentre i 3+1 avevano architettato zitti zitti il loro disco di atmosfera, il disco per respirare e riprendere fiato senza perdere né ritmo né passo, non un Ok Computer quindi ma sì un possibile ...And Justice for All, però facile invece che ostico.
sentendo da più parti quel genere di critiche sommarie e un poco hipsterotte, il mio ghigliottinatore interiore fremeva per lanciarsi in una difesa a spada tratta di un disco che per la prima volta in carriera (fatta eccezione per il singolo che nominavo poco sopra) li vedeva dare alle stampe un'opera in cui fuori posto non c'era nemmeno una virgola. nel mio paese Questo Non è Poco, e meritavano incoraggiamento invece che dei "così sembrano i Subsonica" come se il gruppo che ha composto Radio Estensioni fosse qualcosa di cui vergognarsi...
A me mi piace il Pop,
e tutti i giorni voglio che sia suonato
avendo da poco incrociato A Defense of Poetry di Shelley c'avrei avuto pure il titolo perfetto, "Una difesa di Fuori" e un file di testo nella Chiavetta 42 giace a prendere polvere virtuale come dimostrazione che il post per questo blog cominciai a scriverlo, ma l'epoca era intensa, frequentavo una scialuppa lisergica degna di un famoso appariscente sottomarino e così non finìi mai di scriverlo. nel frattempo i ragazzi hanno proseguito la loro strada, G.E. e tutti gli altri di Godzilla Market li coadiuvano con una classe e gentilezza davvero invidiabili (at least from where I'm standing it's how it looks) di dischi ne sono già usciti altri due eppure meno di un anno fa mi è capitato di nuovo di incrociare qualcuno che dicesse "non sono più quelli di una volta" o "li preferivo prima" (come non pensare a quella canzone degli Smiths...) e gli devo riconoscere se non altro di essersi impegnato nella critica dicendo che a suo modo di vedere sono diventati leziosi.
che bella parola, che bel suono, quanto poco svalutato dall'uso comune...
PERÒ LEZIOSI STA GRAN MINKIA, CHECCAZZO!
un pirletta a cui tutti vogliamo un gran bene cantò
got to be good lookin'
'cause it's so hard to see
e da allora direi che l'epoca si è fatta molto più fumosa anzi che no (ecco,
QUESTO mio stile un po' barocco si chiama essere leziosi, non una canzone come Estate Povera) quindi trovo tremendamente preoccupante che si scambi per leziosità quella che a me sembra essere soltanto una estrema nitidezza dei risultati. è come la faccenda di Pierino e il lupo; inizi avvertendo che il buio esiste, che è arrivato o che fa paura (a seconda di come si chiama il tuo gruppo) e poi però in genere finisci a fare il contrabbandiere di cera e candelabri, e se sei furbo ti tieni il più alla larga possibile dall'incenso e i suoi diffusori. ma ti ci devi infilare, in quella faccenda della luminosità prima o poi, altrimenti perdi con te stesso il diritto di parola che ti sei in qualche modo concesso quando hai appunto cominciato col dire del buio e dargli il nome del nero.
e allora, sì, sappiatelo, la prossima volta che sento qualcuno parlare male senza ragion veduta di tre ragazzi la cui unica colpa (e, guaglio' non potete imputare loro, ma solo a noi tutti, il fatto che né la pedagogia nera né l'istruzione stile Gentile Giovanni siano solo un lontano ricordo del passato) probabilmente è quella di essersi conosciuti e cuciti insieme sui banchi di un liceo classico. sarà poi colpa? ricordiamoci che era ben confuso l'Alighieri quando ha scritto quel famoso libercolo sulla crisi dei 30 anni; e il mio papà per come me l'ha raccontata, quel fanatico del Bondage che dice di inseguire conoscenza e virtù lo metteva tra i buoni. e più per la conoscenza che non per la seconda perché è facile essere forti, il superpotere, come dice un poeta che guarda caso si può avvalere dell'aiuto di un certo Dragogna alla produzione perché Tempus Fugit e lui allora aiuta tutti quelli che riesce ad aiutare visto che si considera fortunato di poterlo fare, beh, come dice il Brondi, il superpotere è essere vulnerabili.
e forse Vasco è un po' un Brian Molko de noantri,
anche se va in giro camuffato come il Cat Stevens dei tempi migliori.
il verso
a Heart that hurts
is a Heart that works
infatti, è dei Placebo, mentre quello di V.B. è nel suo ultimo disco,
che ho già passato in onda durante la puntata zero di Top 5! e che sicuramente prima o poi tornerà nelle mie selezioni.
ora, con il semplice nome Ministri sarebbe fin troppo facile,
quindi la stringa che tanti e tanti mesi fa promisi avrei scritto potrebbe essere
site:ilrichiamino.blogspot.it giornata che tace
e se sostituite il titolo ministrico con un qualche altro brano di quelli che sapete,
ecco che la natura diaristica e svergognata dell'includere delle scalette musicali tutte in un unico luogo vi apparirà lampante, e capirete forse perché da quando lo zio gnoppe mi diceva "dovresti aprire un blog" a quando poi ho finito per farlo davvero è passato così tanto tempo. la gente ascolta da molto prima che si diffondesse internet, lo fanno le scimmie meno glabre e spesso lo fanno meglio di noi scimmie spelacchiate.
noi, allora, ci vendichiamo della nostra matrigna natura con i tamburi e le corde.
Keepin' Jive Alive
(Young, Neil)
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venerdì 18 ottobre 2019
giovedì 9 marzo 2017
ANNUNCIAZIONE - (02-081-02-@ | 15/8=8/3)
"il futuro, ti supera a destra" (VdR, A.)
ragazzi,
mi dispiace,
vi avevo avvertito.
invecchiare è come la gravità,
nessuno è esente (cit.),
e dopo le sere del giovedì d'estate nel 2001,
nell'Intorno del 1990dodici/tredici,
aprìi la mia prima notturna con Smoke on the Water,
un calembour datato in questi tempi di parole liberali.
IL RiCHiAMiNO
chiude i battenti,
o meglio,
affonda.
NON il web-log,
quello è protetto da Gugol L'Antico.
La trasmissione Musicale Notturna.
perch' EH!
in memoria di una Concordia,
that frankly would not fly (cit.)
perché a detta di Leonardo EVERYBODY KNOWS...
Anche La Più Ph33gA delle Scialuppe,
nel perpetuo Post-Naufragio,
a un certo punto,
deve lasciarsi affondare.
"DON'T CALL ME Z'Io",
Nonno Fonzarelli è molto più appropriato.
VENERDÌ
10 MARZO
TWENTY.SIXTEEN.&.H4LF
A nossa ultima noite,
insieme (02-33001001) da soli (Solo Messaggi Stupidi),
La farò valere.
Non è una minaccia,
è una promessa.
Pi(/3,14) Esse:

C'ho un rigurgito,
Anti-[OMISSIS]
Se vedo un ossimoro senza museruola...
p.p.s.
se qualcosa vi sfugge,
ricordate che il nome delle immagini e l'insieme delle etichette è parte del Contesto.
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cos'è un Nome,
Eleonora Pimentel Fonseca,
Fake Plastic Truths,
Last Goodbye,
of Pipes,
Pipers and Dreams
mercoledì 20 luglio 2016
AVVISO AI NAVIGANTI!!!
ascoltate Vedder, Dragogna(+Autelitano ed Esposito, ça va sans dire), Cobain, Gahan, e chi più ne ha più ne metta.
vi sembrerà di non ricordare niente,
penserete di aver sprecato la vita (cit.) e poi all'improvviso tutte quelle candele spente a metà,
con un ordine che definire "Random" sarebbe un eufemismo,
perché,
come dice il Gran Maestro (pace al povero Ledger,
che non è proprio il pallottoliere,
forse,
ma mi sembrava fosse non troppo distante dal confine,
no pun intended) il caos è equo,
e insomma,
per fortuna che c'è l'algebra,
perché se qualcuno riuscirà a sopportare l'ennesimo canestro mancato per un residuo della preistorica pelliccia (l'unica degna di essere ricordata ma non, beh, si capisce, no?) io invece sono a interrogarmi ancora,
su quale domanda sia più adatta per far rispondere in coro
QUARANTADUE !!.!
quindi CONFERMO che vorrei preparare un Jack Set per settembre,
ma se non ci fosse vuol dire che farsi troppe domande (et voilà,
record per uno scopiazzatore compulsivo come il sottoscritto,
DUEcitazioni del Vero Agnelli Nazionale in un singolo post)
è la dieta più naturale che c'è,
ma io che guardo avanti ho fatto provviste,
e ora devo solo capire come si ScavalKa un cancello a chiusura ermetica.
alla Bad Robot in confronto passano settimane e settimane,
quindi se dovessero esserci interruzioni temporanee del generatore spontaneo di cazzate (questa definizione è mia, NON di Gregory Bateson,
ma ormai è ammuffita perché risale a quando il cantante dei radiohead sembrava il genio da seguire,
invece che il pirla da contenere...) Worry Not, Please.
Insomma,
il supermarket è GIA' brevettato,
(cfr: Patel, I padroni del cibo, Feltrinelli Editore
consideratela la bonus track che sul sito della povera ErrePi non trovate nella bibliografia)
quindi potrei finire a fare come la Mamma Orso di Revenant,
e se prima mi davano del Bradipo (Barret,
NON SEI BRILLATO INVANO,
non per noi che ci siamo laureati solo perché qualcuno ci pagava gli studi così che potessimo comprare la DROGA per tenere in piedi l'economia),
SOGNI D'ORO & ROCCHENROLL!o viceversa.
Le uniche stringhe che conosco sono quelle delle scarpe,
il resto è FUFFA non Teoria (Ciao Bill!!!),
e credo di aver fatto abbastanza giravolte da avervi convinto che le vacanze che forse mi sono dimenticato di festeggiare,
[perché non mi sono ancora ripreso dal rapporto kosher+halal,
(e pensare che ci sono ubergnocche che pensano che il 6 possa esistere senza il 9
BOCCIATE,
TUTTE,
SENZA CEPU NE' SETTEMBRE)
rivelato dal "doppio botto" giacobino di cui scrivevo non so quanti giorni fa,
perché non ho ancora smaltito il trauma] beh, urgono.
bom, vado a vedere dove ho dimenticato le chiavi per spegnere il cervello,
e se riesco,
visto che IMMAGINE PUBBLICA CONTROLLATA,
era pensato per avere la scaletta a spirale,
se mi sveglio in tempo,
e il computer non mi spernacchia
(gli darei ragione,
a scanso di equivoci,
ma non voglio spoilerarVi L'Eterna Ghirlanda Brillante quindi taccio la ragione)
magari riesco a trovare una soluzione all'inghippo di chi fa la gibigianna daltonico-stroboscopica.
Insomma,
meglio morire giovani,
o ritrovarsi ad essere Jack Nicholson?
non chiedetelo a me,
per favore,
che son più di due lustri
(INFATTI QUESTO BLOG MI HANNO COSTRETTO AD APRIRLO)
che faccio il gioco del 15 con nemmeno un migliaio di dischi,
quindi se qualche informatico vero,
vuole provare a far saltare gugol dall'interno,
sbrigatevi perché la stringa (as in QUERY which is NOT the same as ROPE) da cui partire
(SE NON DITE in anticipo CHE COPIATE,
che gusto c'è a farlo?
IO RUBO IL GELATO per I BAMBINI,
NON
ai bambini)
è "site:www.blogspot.* [p3tardo]AND[miccia[s/miccetta/micione/BAU/BuH/!/88/1/0/2]"
e se pensate che io abbia scritto qualcosa di lineare,
ricordatevi dell'Isola che non c'è,
al netto della BrExIII-II-III-III-?-T
INSOmmA,
per i n0tt4mbul1,
la terrà non.è.una PALLA,
ma ci si avvicina,
se il vostro orologio,
oltre che bussola,
è anche ELASTICO ;)
in loving memory of all those who came,
##WHEN exactly is NOT OUR place to Question#
EDIT:
ora che ho tappato i buchi,
il testo dovrebbe,
nel peggiore dei casi,
essere criptico invece che delirante,
mi dispiace aver cliccato "pubblica" invece che "salva",
diamo la colpa all'ansia espressiva,
se proprio dobbiamo darne una.
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1972,
CITOFONO,
Depeche Mode,
friends of Bill,
GRILL3TT0,
Hegel,
Josh Rouse - Slaveship,
L'Indie NON43.4232,
Society you are a crazy breed
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