giovedì 11 settembre 2025

tra Archeologia e Curriculum Vitae

è finita l'era delle Bozze. cioè, l'E-POKE non esiste, per questo ilGrandeTimoniere è l'unico Comunista (tolti Engels e Saramago, LB [lesterBangs,oppure un disco "Pop Artificielle, che PAOLiNO NAMBA-ONE di www.radiopopolare.it . quello che riceve i dischi non autorizzati di questo PianetaPatacca*] *Definizione di un ex-funzionario eNIt pensionato con Gloria, invecchiato bène, morto meglio perché in odore di bisnonnità; e se questo blog è stato aperto con un falso nome non-criptato, che quando ilFrancese era il parametro dell'eleganza, e non una pelle vuota di Serpente per "chi vuolEsser Bonaparte"... non so quanti mesi e mesi siano passati dall'ultimaVolta che ho provato a Limare e quancosa non funzionava. Lennon. Lennon non lo avevo citato. Quantamalacreanza. giOVANNI DALiverpool ha picchiatoCYNTHiA COME UN UBRIACONE QUALUNQUE, APPENA SI È SENTITO UNAMERDA, HA CAPITOCHE QUELLA SGRIDATA DI MAMM°, CON I POLPASTRELLI DELLA DRAGONESSA IMPERIALE CHE LO HA PARTORITO, ############qUANTo###segue###fàtentativo################ #####d###acchiappare##bum, niente####################### SiINVITANO GLI ASCOLTATORI DI POPOLARE NETWORK, A FARE I TURNI PUR DI TRATTENERE SUI MEGACICLI 107Qualcosa, tutti iCaraibi possibili,

 Adesso che, con il Covid lungi dall'essere sconfitto ma appunto, con rinnovata libertà di accesso alla redazione e agli studi di via Ollearo 5 (cosa di cui alcuni si saranno accorti se sono più o meno per caso incappati via etere su una di queste puntate), sono concentrato più spesso che no anche su faccende che esulano dalla stretta attualità o dalla sopravvivenza basilare, mi capita di poter fare ordine e/o recuperare arretrati. Un modo come un altro per mantenere acceso il cerino della speranza. 

Per esempio, basandomi sul fatto che negli attuali studi per la diretta, in base a quanto mi diceva Zakka (il penultimo in ordine di arrivo, tra i 4 tecnici della celebre emittente) tempo addietro, l'incidente che (per colpa di un collega cui la sua proverbiale incuria garantisce un ferreo anonimato, del quale ultimamente si dice abbia involontariamente menomato una piastra per doppio compact disc di cui non avrei il coraggio di chiedere il prezzo) funestò la mia prima puntata in assoluto di una trasmissione corale per turni, che più di una volta ebbi l'onore di vedermi affidata dal Capo ServEzio (cit.), non potrebbe oggi ripetersi, ho preso il coraggio a due mani e sono andato a frugare tra i gigabyte del Logger.

 


All'epoca, poco più che ventenne e decisamente alle prime seppur non primissime armi, arrivare alla fine della trasmissione senza far percepire dall'altro lato dell'etere la precarietà della situazione al timone fu un'impresa tale che, anche se i dettagli sfumano, resta incisa profondamente, presumibilmente perché la distinzione tra ferite vegetali e ferite animali che Jodorowskj fa (in questo libro che ricordo tornò utile nel 2011 per uno speciale su Blood Sugar Sex Magik) non è del tutto campata per aria.

Comunque: era una domenica del Novembre 2002, per essere precisi il 17, e mentre l'attesa per il disco che sarebbe uscito l'anno seguente si faceva sempre più spasmodica, io cercavo di raccontare agli ascoltatori perché il quintetto oxfordiano fosse da considerarsi in cima a quell'Olimpo del Rock di cui Il giardino degli dei: Splendori e bagliori del rock & soul si occupava ogni 7 giorni. Ricordo ancora la gioia nel ricevere la proposta da Degradi, come gli risposi subito che se dovevo fare una monografica di quel tipo non poteva che essere sui Radiohead, che lui era giustamente* dubbioso ma volle fidarsi. Visto che quella prima non fu l'unica (ricordo con particolare affetto quella che dedicai ai Pearl Jam che da troppo tempo tristemente nei lavori di studio sono più imbarazzanti di quanto non meriterebbero) puntata che mi vidi commissionare, devo dedurre che riuscìi a convincerlo. 

Scusate se ne vado fiero.


17 Novembre 2002

Il giardino degli dei: Radiohead.

Anyone Can Play Guitar / Vegetable / Thinking About You (live acoustic) / Killer Cars (live acoustic) / Mother (Pink Floyd) / Fake Plastic Trees / Just / In Bloom (Nirvana) / India Rubber / Maquiladora / Heaven Knows I'm Miserable Now (The Smiths) / Blackstar / Subterranean Homesick Alien / Lucky / Creep (Glastonbury '97) / Everything in Its Right Place / Idioteque (live) / Street Spirit (Glastonbury '97)


In conclusione, convinto che la scaletta si difenda poi non troppo male a così tanto tempo di distanza, devo però aggiungere che se contribuite a diffondere la fake news di Ok Computer come capolavoro del quintetto, starete facendo un disservizio non solo agli oxfordiani, ma anche a chi puntaste verso quel disco come punto di partenza. Potrei indicare qui i due lp che a pari merito si posizionano sul gradino più alto del podio, ma sarebbe troppo facile. Quindi vado avanti a limare l'EptaKompila ;)

*questa è un'altra storia, meriterà eventualmente un post separato.


P.S.

mentre mettevo insieme questo post, si poteva tranquillamente darli per mai più ritornanti, e dispiaceva. ecco però che, giorni fa...

e mentre auguro di cuore a pieni polmoni la lunga agonia che meritano ai due medici criminali il cui agire mi ha fottuto al punto da mancare la tournée in arrivo, giacché tutto questo succede anche per l'adattamento teatrale di Hail to the Thief che ha causato la prossima pubblicazione della mini-versione (Yorke aspira a far incazzare il loro pubblico più di Dylan a Newport, solo così si spiega l'esclusione di una delle due canzoni presenti nella versione da studio) dal vivo di HttT, diversamente da quei 90' del 2002, lo speciale di buonCompleanno all'LP6 è riascoltabile sul sito della storica emittente.



lunedì 28 luglio 2025

La Versione...

...che - a voler strizzare l'occhio in direzione della Perfida Albione - potrei definire "heavily abridged" del Corsera, ossia le 2 pagine di notizie dal mondo subito prima del redivivo oroscopo (di cui va detto che dopo il lungo iato nella presenza sulle pagine rosine è sicuramente passato in consegna ad un diverso amanuense, diverso per stile tono ed approccio) che è sempre divertente incrociare con Cornetto & Latte Macchiato, ha il vantaggio di essere a poca distanza da infografiche spesso utili ad essere conservate, tipo questa:


Posso solo aggiungere che quando scattai la foto di qui sopra mancavano un 6/7 settimane alla fine del campionato di Serie A, un momento come minimo inaspettato, pur se assolutamente desiderato da molti; anche a distanze importanti dal famoso Vulcano che ha dato a Pompei una buona ragione per sbigliettare.

continuarono a chiamarlo con un nome non suo

Fu un miagolìo improvviso, stentoreo.

Quelli che mi scoprono su linkeDin invece che via Modulazione di Frequenza non si stupiranno, forse, che io lo abbia immediatamente fatto in Consecutiva come


Fammi entrare
per favore
No, non sto sbagliando

da cui il del felino - che laPittrice del piano Terra conferma puntare ad una porticina nel vicinato - finire ribattezzato come Lucio.
 Il signore sdraiato sul tappeto rosso qui sotto, non è esattamente entusiasta, ma anche nella vita precedente aveva bisogno di molta cura e attenzioni, quindi... 
 

Nessuna Sorpresa, Nessun Allarme. (cit.)


giovedì 12 giugno 2025

giovedì 27 marzo 2025

anche se Clarice non è d'accordo...


...io quelli che rinunciano ai Compact Disk, questo splendido&meraviglioso regalo che il Giappone ha fatto al mondo in onore* di Beethoven, proprio non li capisco. Soprattutto in certi momenti.
 
Per esempio...
Sto lavorando a una compila sul famoso strappa-mutande del New Jersey (la sponda sfigata di un fiume, almeno secondo gli animali in fuga dallo zoo di N.Y.C. in un famoso cartone animato ), visto che nella compila suddetta ci dovrebbe finire State Trooper, dovrò scartare la copia di Nebraska, che per il momento avevo ascoltato - molto poco, lo confesso - principalmente dalla versione mp3 raccattata nell'Internet del poco_dopo-Napster.

Certo, lo zaino pieno di cd ha un suo discreto peso (cmq molto più ridotto dell'equivalente in vinili) rispetto a una chiavetta Usb anche da soli 256 o 512 Mb, ma con tutti gli inseguimenti dell'alba (non cercate podcast, avreste dovuto esserci nel qui allora) fatti negli anni da dentro gli studi di Ollearo 5 - alcuni sì composti solo di emmepìtre - posso assicurare a chi volesse sentire che c'è una differenza percettivo-cognitiva tra la concretezza degli oggetti materiali e la virtualitá degli oggetti digitali.
 
Dopotutto, anche se abbiamo inventato la bomba atomica, scimmie eravamo** e scimmie restiamo. E poi, scusate, se quella cosa lì il suo inventore l'ha chiamata Materialismo Storico, ma che davéro volete remargli contro?

P.s.
Magari un giorno qualcuno mi spiegherà che ragione ci sia dietro, però, ecco, così come non fatico a credere che venga naturale pensare che il giradischi è essenziale per arredare una casa, più di quanto non lo sia un lettore cd portatile come quello qui ritratto...
...nemmeno capisco come apprezzare i vinili debba far escludere i compact, sicché, ancora una volta, chiedo: 
 
ma che casa sarebbe senza una PlayStation Region-free o aggeggio equivalente/superiore (che naturalmente sarebbe meglio fosse un assemblato con Pinguino con il minimo sindacale di Rom&emulatori; se avete pensato alla Xbox dovreste maledire Cancelli Guglielmo per il male che v'ha fatto...) che permetta di rincoglionire lo spleen con dei bit dagli 8 in su?
(intanto, la compila prende forma, State Trooper è rimasta fuori dalla scaletta definitiva, e non appena il masterizzatore del laptop smette di fare l'aspirante sbirro essa sarà pronta per la consegna.)


 * ISBN: 978-88-07-72024-6
** ISBN: 978-88-452-4898-6
 
Até mais!

sabato 8 marzo 2025

Word on the Street

 


 
 
 
Difficile dissentire, obbiettivamente.

Non so quanto appropriato sia da parte mia il commentare; non solo o non tanto per il mio cromosoma XY, ma perché con le bombolette, su muri o saracinesche, ho sempre spruzzato previa autorizzazione, perché malgrado il mio spirito sia sinceramente anarchico, non ho il fisico per vivere al di fuori della Legge.

Insomma, proprio come il meticcio dell'Illinois ritratto in questa foto...  


...anche io dò il meglio di me quando il guinzaglio è della lunghezza giusta. L'essenzialità dell'avere tra i propri mezzi il guinzaglio suddetto è ricavabile dagli editti di Papa Orsterberg detto l'Iguana, anche se a domande in merito credo si qualificherebbe quale nano in piedi sulle spalle del Gigante Buono autore de Il lupo nella Steppa.

Gabba, gabba, Bau!

P.s.

Visto che la violenza maschile è un problema anche per noi maschi deboli, e visto che la mia naturale propensione alla violenza di maschio occidentale bianco mi è stato insegnato che va sempre tenuta a bada, o al massimo sfogata solo su oggetti inanimati, (ché una maniera corretta di fare i padri esiste),  se come afferma l'astrofisico indiano R. Kutrappali è vero che il karma è un fenomeno newtoniano, e che in tutta una certa letteratura quando il Cielo aveva da punire qualcuno (pensate anche solo a quel vecchio arrapato di Zeus) spesso lo faceva coi fulmini, è anche vero che l'elettricità io la associo più a Faraday e sodali. 

Usando l'insiemistica come sistema di riferimento, volendola organizzare in termini di gerarchia e aree di competenza, non saprei però dire come, dal punto di vista dell'Olimpo e posti analoghi, siano da posizionare la meccanica classica e l'elettromagnetismo. 

Dallo scaffale, ISBN 978-88-07-89581-4 mi guarda, con lo sguardo più languido che la costina di un libro sotto le 200 pagine si può permettere. Oggi non ce la faccio, è la mia tacita risposta, con la speranza di non restare vittima del Corollario Zevon alla Proposizione Schopenauer.


domenica 9 febbraio 2025

2025

già Febbraio (con annesso bisogno di letargo), ma non ancora Festival della Canzone.
l'Id fascista, per fortuna, non ha ancora dilaniato e smembrato del tutto l'Es Repubblicano in questa approssimativa e ostinata Penisola. Perché per quanto nella versione very much abridged (a.k.a. la Gazza) del Corsera possano fare gli spiritosi in merito, "fondata sul Lavoro" è da intendersi in opposizione a "fondata sul Capitale"; ché non è che solo perché i secoli finiscono si può far finta che non siano mai esistiti. Certo, a meno di non auspicare quella ripartenza dal 1789 come suggerivano meno di due anni fa certe molto affollate piazze dall'altro lato delle Alpi...
Perché: Il cielo stellato sopra, e va bene, ma la marea (che par quasi uno tsunami) di stronzi attorno?
Questo post aspira ad essere segno di Ammirazione, Rispetto e Vicinanza nei confronti del Ranucci Sigfrido e di tutta la sua ciurma.

sabato 1 febbraio 2025

di lingue, isomorfismi inesistenti e stramberie

Dicono sovente di me che sono strambo, e personalmente non mi prendo quasi mai la briga di sostenere il contrario, se non quando ci sia da ricordare a qualcuno che l'umanità ha dei diritti.

Di sicuro tra le cose particolari c'è come mi funziona la memoria, perché malgrado io, nella abbondante manciata di centinaia che compone la totalità di una famosa storia di fratelli, abbia da poco superato solo il primo centinaio di pagine, mi ero già totalmente dimenticato che all'inizio ci fosse una nota dell'autore. Nota la cui esistenza mi è stata ricordata da una persona che me ne ha letto una piccola parte, di cui inizialmente non ho capito il senso.

Naturalmente incuriosito, invece che farmi passare il libro per provare a rileggere da solo la frase in questione, sono andato a pescare la mia copia, un'edizione tascabile la cui prima pubblicazione risale al 1994 (la mia, del 2016, è la quindicesima ristampa. Bella lì Fjodor!) per vedere se mi risultasse più facilmente comprensibile, e mi è saltata all'occhio una piccola differenza significativa che individuerò con il grassetto. La trascrizione manca, ahimé, di tutti gli accenti circonflessi, che sono un barbatrucco al di là della mia portata quando ho davanti una tastiera.

 

Du reste, il serait étrange, à une époque comme la notre, d'exiger des gens de la clarté. Une chose semble assez indiscutable; c'est un homme étrange, original meme. Mais l'étrangeté et l'originalité nuisent plutot qu'elles ne donnent le droit de généraliser les cas particuliers et de dégager un sens général de l'incohérence universelle. Or, l'original est le plus souvent un cas particulier. N'est-il pas vrai?

Si vous n'etes pas d'accord sur cette dernière thèse et que vous me répondiez: "Non" ou "Pas toujours", il se peut que je reprenne courage quant à la valeur de mon héros Alexis Fédorovitch. Car non seulement l'original n'est "pas toujours" un cas particulier mais, au contraire, c'est peut-etre précisément à lui qu'il arrive d'etre au coeur meme de son temps, alors que ses contemporains, eux, se laissent entrainer loin de lui par un courant passager.

 

inizialmente lo stralcio che mi era stato sottoposto in italiano equivaleva solo alle ultime 3/4 righe, ma una volta trovato il passaggio in questione, sono dovuto risalire indietro un pochino per riuscire a inquadrare quanto detto nella maniera corretta, e da lì sono partito nel ricopiare. In italiano, quindi, la porzione estesa suona così:

 

Pretendere chiarezza da qualcuno, del resto, in tempi come questi nostri è però perfino strano. Una cosa, sì, è abbastanza fuor di dubbio: strano se non strambo Aleksej Fedorovic lo è eccome. Stranezza e stramberia, però, più che dare diritto all'attenzione è facile che le nuocciano, soprattutto quando l'affanno di tutti è mettere insieme casi particolari per cavare un qualche senso dal marasma generale. E accade perché buona parte delle volte uno strambo è un caso particolare, un caso a sé. Giusto?

Comunque, è proprio se non siete d'accordo con quest'ultima tesi e rispondete: "No, che non è giusto" oppure "Non sempre è giusto" che potrei forse rincuorarmi, sì, quanto al valore del mio Aleksej Fedorovic. Perché non soltanto uno strambo "non sempre" è un caso particolare o un caso a sé, ma capita perfino, al contrario, che certe volte proprio lui abbia in sé, magari, il nocciolo del tutto, laddove per un qualche motivo da quel tutto la parte restante di chi vive nella sua epoca è stata strappata come da un soffio di vento.


la edizione italiana da cui ricopio è uscita nel 2021, in una traduzione a cura della assai gentile Claudia Zonghetti. La differenza tra le due parti in grassetto mi sembrava grande abbastanza da incuriosire. Il Fato ha voluto però


che io avessi a portata di mano una traduzione inglese pubblicata per la prima volta nel 1993 (anno del terzo album dei Nirvana) che non saprei dire quanto sia utile come orientamento visto che credo che per come funzionano dal punto di vista sintattico-grammaticale le lingue in questione, sia la più distante dal russo originale, delle tre versioni a mia disposizione. Comunque sia, in inglese, il commento che l'autore fa parlando del suo personaggio viene reso così:


Though in fact it would be strange in times like ours to demand clarity of men. One thing is, perhaps, fairly beyond doubt: this is a strange man, an oddity, even. But strangeness and oddness are sooner a cause of harm to their possessor than any guarantee of attention, particularly in a time when all are striving to unite the details of existence and to discover at least some kind of general meaning in the universal muddle. For in most cases an oddity is a detail and an isolated instance. Is it not so?

The point is, you see, that if you do not concur with this last thesis and reply: "Not true", or "not always true", then I shall perhaps take encouragement with regard to the significance of my hero Aleksey Fyodorovich. For not only is an oddity "not always" a detail and an isolated instance - on the contrary, it may occasionally transpire that he it is who bears within him, perhaps, the very heartwood of the whole, while, for some reason, the other men of his epoch have all or them been wrenched loose from it for a time as by some tidal gale.


Quindi anche l'inglese, come l'italiano, per rendere qualcosa che non so da che parola sia indicato nell'originale russo, opta per un più ampio Tutto invece che chiamare in causa il Tempo. L'altra differenza gustativa che ho trovato più marcata nel leggere le versioni diverse è quella che nel testo citato ho fatto apparire come sottolineata. 

In conclusione, non mi sentirei di affermare di aver capito del tutto nessuno dei tre stralci qui sopra, anche se a grandi linee mi sembrano giustificare qualunque scaletta includa una celebre canzone del cugino James Marshall, ma forse, più ancora, mi fanno venire in mente un Dostojevskji che fischietta sornione la canzone che i Jefferson Airplane dedicavano alla Alice di Carroll.




domenica 19 gennaio 2025

Non esiste provare. (cit.)


 

Mentre tutto tirato in ghingheri nel buio della sala intitolata al tipo che cantava una canzone di cazzuta malinconia ascoltavo le parole di un Signore che quando da ragazzino lo vedevo nei paraggi di un centro sociale occupato (che a giudicare dallo Streetview di gugol esiste ancora) il sabato sera un poco mi cagavo in mano, pensandomi troppo square per questo [e invece mentre mi facevo autografare il libro ho scoperto che non erano orecchini e tatuaggi, ma la postura del guardiano a suscitare in me quella sensazione (phew!)] mi è tornata in mente la famosa frase che mia madre aveva probabilmente scovato nello stesso posto in cui la trovò lo Yoda che l'ha resa famosa nella celebre scena boschiva dentro la pellicola sull'Impero al contrattacco. 

Quindi - per favore - non dite mai di tovarisch Persico che "ci ha provato". Lui (che nella foto è insieme ai 2 miei colleghi che avevano l'importante compito di intervistarlo, ignoro se facilitato o reso più difficile dal fatto che uno dei due sembri essere stato strumentale nel fargli pubblicare l'autobiografia che si trovava nello Stratos per presentare) e la sua banda hanno fatto, e continuano a fare il loro meglio...

...che, come non molto tempo prima del disperante Luglio 2001 quel sedizioso di Tommasino da Oxford ricordava a chi voleva sentire: È bene abbastanza.

La presentazione, comprese le 3 canzoni, è riascoltabile sul sito.