domenica 28 novembre 2010

giorni di tuono?

Il contrabbandiere (Thunder Road)

la porta con la zanzariera sbatte, il vestito di Mary ondeggia / lei balla sulla veranda, come una visione, mentre la radio manda musica / Roy Orbison canta per quelli che si sentono soli / ehi, tra quelli ci sono anch'io, e voglio solo te / non rimandarmi di nuovo a casa / non saprei fare fronte alla solitudine ancora una volta / non tornartene dentro di corsa, tesoro sai esattamente perché sono qui / ok, hai paura e stai pensando che forse non siamo più poi così giovani / abbi un minimo di fede, la notte è magica / non sarai una bellezza, ma non hai niente che non va / e a me va bene così

puoi rintanarti sotto le coperte e studiare il tuo dolore / far croci dei tuoi amanti, gettare rose nella pioggia / sprecare l'estate della tua vita pregando invano che da queste strade si erga un salvatore / beh, io non sono un eroe, questo è appurato / ragazzina, la redenzione che ho da offrire è tutta sotto questo cofano sporco / con una chance di cavarsela, in qualche modo / e cos'altro potremmo fare adesso / a parte tirare giù i finestrini e lasciare che il vento faccia volare all'indietro i tuoi capelli / la notte si sta spalancando, queste due corsie ci possono portare ovunque / abbiamo un'ultima possibilità di trasformare il sogno in realtà / di barattare queste ali con delle ruote / monta su ancora una volta, in fondo alla strada ci aspetta il paradiso

fatti prendere per mano / stanotte usciamo per fare un sopralluogo nella terra promessa / ah, la strada del tuono / stesa lì davanti, come un assassino in pieno giorno / lo so che è tardi, ma se corriamo ce la possiamo fare / la strada del tuono, siediti bene, reggiti forte, la strada del tuono

beh, ho questa chitarra, e ho imparato a farla parlare / e la mia macchina è parcheggiata qui dietro, se sei pronta per il grande viaggio / dalla tua porta di casa al mio sedile anteriore / la portiera è aperta, ma il passaggio non si regala / e lo so che le parole che non ho detto ti fanno sentire sola / stanotte saremo liberi, infrangeremo tutte le promesse / c'erano fantasmi negli occhi dei ragazzi che hai rifiutato / fantasmi che dentro i telai scheletrici di Chevrolet date alle fiamme infestano questa strada polverosa sul lungomare / di notte urlano il tuo nome per la strada / la gonna di quando ti sei laureata giace in brandelli ai loro piedi / e nel freddo solitario che precede l'alba / senti i loro motori che continuano a ruggire / ma quando arrivi sulla veranda il vento se li è portati via / quindi Mary salta su / questa città è per i falliti, io mi tiro fuori e vado verso la vittoria.



parole di Bruce Springsteen, detto Il Capo. maggiori informazioni qui.
traduzione mia, riproducibile solo a scopo non commerciale e a patto di indicare la fonte. se poi farete altrimenti è difficile ch'io lo venga a sapere, ma lo saprete voi, sapendo che è sbagliato, e, forse, tanto basterà.

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